Bolzano. Museion presenta il Lichtspiel-Apparat

A cento anni dalla fondazione di Bauhaus, celebre scuola di architettura, arti e design tedesca (1919-2019), Museion presenta il Lichtspiel-Apparat (macchina per spettacoli di luce colorata) dell’artista Ludwig Hirschfeld-Mack (1893-1965). L’opera, realizzata tra il 1923 e il 1925, è una delle prime in assoluto a combinare luce elettrica e movimento.

Quella presentata a Museion è una replica autorizzata della macchina – l’originale è infatti andato perduto negli anni Trenta del secolo scorso. L’esemplare esposto fa parte della Collezione Museion ed è stato ricostruito in occasione della prima grande mostra a Museion nel 2000 sull’opera di Ludwig Hirschfeld-Mack “Reflektorische Lichtspiele” – l’esposizione è stata presentata anche presso i musei ebraici di Vienna e di Francoforte. La nuova mostra a Museion, che ha carattere prettamente documentale, è completata da fotografie, piani di costruzioni, partiture, filmati storici e recenti, che illustrano il complesso funzionamento della macchina, ma anche la sua storia. L’allestimento della mostra, che fa uso del colore e di pannelli in legno di betulla, è stato creato per l’occasione, prendendo ispirazione dal Lichtspiel-Apparat e dai documenti relativi al suo funzionamento.

La macchina è un apparato in legno di grandi dimensioni (180 x 153 x 143 cm), e viene azionata manualmente. Attraverso un sistema di fari scorrevoli e filtri colorati sono proiettati su una tela giochi di luce colorata con forme geometriche e figure in movimento (Farben Lichtspiele). Una musica dal carattere popolare, composta dall’artista, accompagna gli spettacoli di luce. Per la sua opera Hirschfeld-Mack prende spunto dalla pittura astratta, sostituendo il colore tradizionale con la pura luce. Forme e colori, che nella pittura sono statici, si trasformano così in movimento reale.

Nell’opera di Hirschfeld-Mack visione interdisciplinare, sapienza tecnica e sperimentazione artistica convergono, nel pieno spirito dei primi esperimenti del Bauhaus, di cui l’artista fu allievo e collaboratore dal 1919 al 1925. In questo senso l’apparato di Hirschfeld-Mack si colloca al crocevia fra diverse forme di espressione artistica – pittura astratta, teatro, film e scultura di luce. Il Lichtspiel Apparat è inoltre all’origine delle opere di luce, che troveranno ampia diffusione nell’arte dagli anni ’50 e ’60 del secolo scorso e che rappresentano un nucleo importante all’interno della Collezione di Museion.

La mostra illustra anche come la storia del Lichtspiel Apparat e la sua fortuna siano indissolubilmente legate alle vicende del Novecento. Nel 1924/25 la macchina è stata infatti mostrata dall’artista in manifestazioni pubbliche a favore del Bauhaus, minacciato di chiusura nella sede di Weimar. Con i giochi di luce Hirschfeld-Mack sperava così di colmare la distanza, che già allora si manifestava, tra arte d’avanguardia e popolo. Con il trasferimento di Bauhaus nella città di Dessau, l’artista si distacca dalla scuola e tenta di impiegare la macchina nell’ambito del teatro, ma anche nella pubblicità. In particolare, spera di portare un rinnovamento tecnico e artistico nelle réclame di luce delle grandi città europee. L’emigrazione in Inghilterra nel 1936 e la deportazione, nel 1940, come enemy alien in Australia porranno fine a questo sviluppo. In Australia l’artista contribuisce comunque a infondere un nuovo spirito nella didattica artistica del paese, anche con la sua attività di docente presso la Geelong Church of England Grammar School.

Il Lichstpiel-Apparat di Hirschfeld-Mack ispirerà la nuova produzione di un/un’artista altoatesino/a nell’ambito di un concorso a inviti promosso dal Festival Transart, Südtiroler Künstlerbund e Museion.

A cura di Andreas Hapkemeyer. Design dell’allestimento: Claudia Polizzi

Ludwig Hirschfeld Mack (1893, Francoforte sul Meno, Germania – 1965, Sydney, Australia), studia all’Accademia di Stoccarda, dove è introdotto alla teoria del colore e alla stampa. Nel 1919 si iscrive al Bauhaus a Weimar, dove studia con Johannes Itten, Paul Klee e Wassily Kandinsky, e nel laboratorio di stampa di Lyonel Feininger, assolvendo l’esame da artigiano in calcografia (1921).
In questa fase Hirschfeld Mack produce diversi fogli di grafica e dipinti astratti. Sotto l’influenza del collega Kurt Schwertfeger sviluppa l’interesse per l’applicazione della teoria del colore che porterà alla produzione della macchina per i giochi di luce- questa rimarrà tra i suoi più grandi successi all’interno del Bauhaus. Gli spettacoli di luce sono presentati in molte manifestazioni pubbliche a Berlino, Vienna, Weimar e Lipsia. Nel 1938 le sue opere sono incluse nella retrospettiva sul Bauhaus al Museum of Modern Art di New York. Dopo il trasferimento del Bauhaus da Weimar a Dessau, l’artista emigra come mezzo ebreo in Inghilterra (1936-39); da qui è deportato e internato in Australia come “enemy alien” (1940-41). Fino al pensionamento, insegnerà con successo al prestigioso Geelong Church of England Grammar School, Victoria.

Info
Ludwig Hirschfeld-Mack: Spettacoli di luce colorata
Inaugurazione: 12/04/2019, ore 19
Durata mostra: 13/04/2019 – 03/11/2019
A cura di Andreas Hapkemeyer

Orari di apertura: da martedì a domenica ore 10 – 18. Giovedì 10 – 22, con ingresso gratuito dalle 18.00 e visita guidata gratuita alle ore 19. Lunedì chiuso. Ingresso: 7 Euro, ridotto 3,50 Euro

Save the date programma collaterale

09/05/2019, ore 18
Conferenza “Il Bauhaus e Hirschfeld-Mack” (in lingua tedesca)
Con Andreas Hapkemeyer. Con breve visita guidata alla mostra.

29/08/2019
Visita guidata speciale alla mostra con il curatore Andreas Hapkemeyer
ore 19 – 19.30 in lingua tedesca
ore 19.30 – 20 in lingua italiana

Foto, Museion Hirschfeld Mack/c-Luca Meneghel.  

 

 

 

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