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BOLZANO A LUCI ROSSE: “LO ABBIAMO FATTO CON LE GALLINE!”. 3 min read

23 Aprile 2019 2 min read

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BOLZANO A LUCI ROSSE: “LO ABBIAMO FATTO CON LE GALLINE!”. 3 min read

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Intervista esclusiva a Marika (nome di fantasia), lucciola della strada attiva da oltre 4 anni nel capoluogo altoatesino.

Quando e come ha iniziato il mestiere più antico del mondo? 

Arrivata in Italia ormai 5 anni fa, ho iniziato lavorando in uno strip club nella zona di Brescia. Il titolare ci diceva di convincere i clienti a rimanere nel locale il maggior tempo possibile. Fiumi di alcool e orari disumani mi avevano portata ad una vita che non volevo più mi appartenesse. Circa un anno dopo, in una sera di un giorno libero ero con un’amica in un bar, quando mi si avvicinò un turista di mezz’età che iniziò a provarci. Scherzando, gli risposi che ci sarei stata solo per soldi. Lui accettò, e senza quasi accorgermene, finii per risvegliarmi in una stanza d’albergo. L’esperienza per me non fu nemmeno così traumatica; decisi così di iniziare a prostituirmi. 

Come è arrivata in Alto Adige? 

Nella zona bresciana del Lago di Garda capita spesso passino turisti austriaci o germanici. Un giorno conobbi un austriaco che mi parlò di Bolzano, descrivendomela come una città sicura e ben frequentata. Decisi così di prendere un treno per Bolzano. 

Dove esercita il suo mestiere? 

Da ormai 4 anni ricevo i miei clienti a Bolzano. Inizialmente sulla strada, nelle zone di via del Macello. Da ormai un’anno a questa parte, ricevo solamente in casa. Qualche volta raggiungo anche i clienti più affezionati nelle loro case oppure in Hotel. 

Ha paura per la sua incolumità? 

Nel bresciano molta di più. A Bolzano si sta bene. Quando stavo in strada non ho mai avuto paura: le strade sono ben illuminate e c’è sempre abbastanza passaggio. Anche quando si vuole evitare qualcuno, non ci sono grossi problemi… 

Cosa intende? 

Capita di voler rifiutare un cliente, magari perché troppo ubriaco oppure perché drogato. In generale tutti sono i benvenuti, purché rispettosi e puliti. 

Le sono capitati dei clienti con richieste particolari? 

I miei clienti vanno dai neo maggiorenni agli ultra settantenni. Nel periodo della strada mi è capitato di ricevere clienti con richieste particolari. Si va dalla “pioggia dorata”, alle richieste di violenza nelle parti dei genitali. Io mi sono sempre sottratta alle richieste più estreme perché non mi piacciono. Le situazioni invece in Alto Adige posso essere divertenti… 

Divertenti in che senso? 

Mi è capitato ad esempio di salire in macchina di un giovane, un bel ragazzo con l’accento tedesco; una volta appartati nella sua auto, reclinati i sedili vengo di colpo spaventata dal chiocciare di alcune galline presenti nel bagagliaio. Il ragazzo le stava trasportando verso la montagna. Ci siamo guardati e abbiamo sorriso. Poi, senza badare troppo al chiasso causato dai versi, lo abbiamo fatto sul sedile, con le galline vicino. Un’esperienza unica e in fondo anche divertente! 

Le piace il suo mestiere? 

Diciamo che non mi dispiace. So che per molte e molti non è il lavoro che augurerebbero alla propria figlia, ma io vivo bene con me stessa. Posso andare in vacanza quando voglio, decido io quando e quanto lavorare. Al momento non cambierei per nulla altro. Mi piacerebbe però che anche in Italia, questo mestiere venisse finalmente legalizzato e quindi regolamentato. Così facendo ci sarebbe maggiore sicurezza per noi e per i clienti. 

Come vede il suo futuro? 

Onestamente ho sempre vissuto giorno per giorno. Penso non farò questo mestiere tutta la vita. Sto risparmiando dei soldi, mi piacerebbe aprire un piccolo chiosco di pizza al trancio nel centro di Bolzano. Vorrei trovare un bravo ragazzo che mi ami davvero, col quale poter costruire una famiglia ed un futuro assieme. Chi amerà, vedrà… 

Filosofo digitale, appassionato di comunicazione web&social.