Merano. Salvi 80 posti di lavoro, Sollan Silicon rilevata da investitore straniero

“È una grande vittoria e una grande soddisfazione essere riusciti a tutelare il lavoro e tutti i lavoratori ancora presenti in azienda con la prospettiva che possano anche aumentare numericamente”. È il commento di Stefano Parrichini, segretario provinciale della Filctem/Cgil, in riferimento all’assegnazione della gara a un investitore estero da parte della giudice Francesca Bortolotti.
“Ora – aggiunge – la Solland Silicon di Sinigo deve ripartire con il piede giusto, sperando che tutti, ad ogni livello di responsabilità, lavorino nella stessa direzione: quella di far decollare questo impianto, affinché si possa posizionare sul mercato mondiale al livello che si merita”.
“L’esito della vicenda – prosegue il sindacalista – premia l’impegno e la determinazione nel credere che questo sito industriale potesse ripartire, garantire l’attuale occupazione a 80 lavoratori e garantire anche in futuro un aumento di manodopera, valorizzando l’esperienza maturata e la capacità e qualità produttiva delle barre di silicio di grado elettronico”.
Come ricorda Parrichini, dopo il fallimento del 2016 e le sette gare andate a vuoto, da parte sindacale sono stati, infatti, compiuti tutti i passi necessari per fare in modo che si rifacesse una gara, cercando anche di rallentare lo svuotamento, previsto in un’ordinanza provinciale, perché avrebbe compromesso la vendita della Solland Silicon. “Abbiamo fortemente voluto che si indisse un altro bando con la speranza che si potesse trovare un compratore. Il tutto è stato possibile grazie al supporto dei lavoratori e delle nostre strutture, anche a livello nazionale, per cercare, anche attraverso il coinvolgimento del Ministero dello sviluppo economico, la possibilità di provarci ancora una volta”, conclude in una nota il segretario della Filctem/Cgil.

In foto, Stefano Parrichini, segretario Filctem/Cgil

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