Bolzano. Se ne va in silenzio Matthias Abram

L’avevo conosciuto a Bolzano al bar Sportler alcuni anni fa. Matthias Abram viveva alcuni mesi dell’anno, quelli estivi a Bolzano e gli altri li passava a Quito, capitale dell’Ecuador. Come abitualmente leggeva la “Süddeutsche Zeitung”, un ottimo quotidiano di Monaco di Baviera letto da pochi intellettuali frequentatori dello Sportler. Dato che è un giornale che leggo volentieri anche io, in attesa che Abram finisse di leggere, ho bevuto il mio caffè mattiniero addolcito col dolcificante. Ho colto immediatamente l’occasione di entrare in contatto con questo personaggio con la barba bianca e folta, i capelli lunghi e bianchi e gli occhialini con la montatura rossa sgargiante. Con grande semplicità Abram mi allungò il giornale e iniziammo a chiacchierare di tutto. Allora non sapevo chi fosse. Parlando ho capito subito che si trattava di un grande intellettuale. Negli anni ci siamo incontrati spesso, sempre allo Sportler e sempre abbiamo scambiato opinioni sulle questioni più disparate. Dalla politica alla teologia, dall’Università alla scuola e soprattutto del plurilinguismo, di cui Abram era un egregio conoscitore, tanto che per esprimergli la mia stima ho voluto immortalarlo in un ritratto pittorico, che Matthias ha accettato con grande entusiasmo. Mi raccontava spesso della sua attività professionale. Così appresi che era molto attivo nell’ambito della formazione bilingue e interculturale in lingua indigena e spagnola, nella cooperazione internazionale in America centrale e del sud (in particolare Ecuador e Guatemala) e che aveva tenuto corsi nelle università di Francoforte, Quito, Guatemala e persino di Bolzano.
La morte di Matthias Abram è per me una grande perdita e sono certo che tutti coloro che lo avevano conosciuto e col quale avevano collaborato ne sentiranno la mancanza. Ecco un altro grande della nostra storia che se ne va, ho pensato quando ho appreso da amici comuni dell’Equador della morte di Matthias Abram.

Foto, Matthias Abram/ritratto di Claudio Calabrese. 

 

 

Claudio Calabrese

Giornalista pubblicista, scrittore.

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Claudio Calabrese

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