Roma. Reddito di cittadinanza: misura pasticciata, senatrice Unterberger (Svp) vota contro

La Provincia di Bolzano al momento sarebbe intenzionata a non applicare i provvedimenti in assistenza sociale in considerazione del fatto che in Alto Adige già esistono adeguate misure di welfare. “Bene ha fatto la Provincia di Bolzano a mantenere in vita i propri strumenti di assistenza sociale ed economica, – dichiara in Senato la senatrice SVP e presidente del Gruppo per le Autonomie Julia Unterberger – perché il Reddito di Cittadinanza è una misura costruita male, con una fretta tutta legata a ragioni elettoralistiche, che non aiuterà né la ricerca di lavoro né le famiglie in difficoltà.”
A una manciata di giorni dalla sua partenza , osserva la senatrice, “non è ancora stata sottoscritta la convenzione coi CAF. Manca ancora un ancora un accordo con le regioni per l’assunzione dei navigator. Ai centri per l’impiego mancano le sedi adeguate, i computer, un personale qualificato. L’INPS non ha gli strumenti per verificare il patrimonio immobiliare e ha stimato che almeno centomila famiglie percepiranno il reddito senza averne i requisiti. Soprattutto, per come è pensata la misura, la distribuzione delle risorse produrrà effetti distorti. Queste andranno più ai singoli che alle famiglie, che sono quelle a maggior rischio povertà.”
Per quota 100 le prospettive non sono migliori. Non creerà nuovi posti di lavoro perché “ad andare in pensione – ha detto la senatrice –  saranno soprattutto dipendenti della pubblica amministrazione, dove c’è un blocco delle assunzioni, e dipendenti di aziende in declino, che quindi non procederanno con nuove assunzioni. Quota 100 non risolve il problema delle donne, ma è soltanto l’ennesima cambiale sulle spalle delle giovani generazioni. Si parla sempre di riforma delle pensioni, ma lo si fa sempre dal punto di vista di chi vuole andare in pensione e mai da quello di chi dovrà pagarle.”
“Le due misure vengono introdotte in tempi rapidi solo per rispondere a un bisogno di carattere elettorale. La propaganda è, ancora una volta, la cifra di questo Governo- conclude il suo intervento Unterberger. “Anche cose giuste, come un reddito minimo, vengono fatte secondo i tempi della politica e non secondo quelli del loro funzionamento e dell’interesse generale”. Per queste ragioni il Gruppo per le Autonomie ha votato contro.

Foto, Julia Unterberger, in Senato

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