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A22, dagli anni novanta la Società chiede di decongestionare il Brennero

4 Febbraio 2019

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A22, dagli anni novanta la Società chiede di decongestionare il Brennero

È almeno da metà anni Novanta che Autostrada del Brennero si è posta e ha posto il tema del decongestionamento del valico del Brennero dal traffico pesante. Lo ha fatto non proponendo un potenziamento della propria arteria, che avrebbe aumentato i volumi di traffico e, con essi, il fatturato della Società. Lo ha fatto investendo in un settore concorrente, la ferrovia, perché il primo interesse che Autostrada del Brennero deve tutelare è quello dei suoi principali Soci: i cittadini dei territori attraversati. La Società ha investito nell’intermodalità e dato vita a una propria società di trasporto ferroviario, ma soprattutto, dal 1998 ad oggi, ha accantonato oltre 700 milioni di euro sottratti ai propri utili per sostenere il finanziamento del Tunnel del Brennero. Un’opera la cui necessità è stata, purtroppo, recentemente rimessa in discussione.
Una situazione già al limite è stata resa problematica dall’inasprirsi del divieto di transito nel weekend imposto dalle Autorità austriache, che ogni venerdì determina incolonnamenti lungo la carreggiata nord. È in questo contesto che va collocata la straordinaria precipitazione nevosa della notte tra venerdì e sabato scorsi e la conseguente valanga che, sabato mattina, ha paralizzato la circolazione di A22. Una situazione straordinaria cui la Società avrebbe comunque fatto fronte, come già molte volte in passato, se non avesse dovuto lottare anche contro l’irresponsabilità di centinaia di motociclisti avventuratisi sotto la neve e di alcuni autisti di mezzi pesanti che non solo non montavano le dotazioni invernali – o le avevano in condizioni inadeguate – ma che per di più, in taluni casi, hanno occupato anche la corsia di sorpasso, finendo letteralmente per imprigionare diverse autovetture. Anche lo stato delle dotazioni invernali, che ha giocato un ruolo determinante nell’indurre il blocco della circolazione, non è purtroppo controllabile dalla Società, cui la normativa vigente non consente di verificare l’idoneità dei mezzi e di interdire il transito a quelli giudicati inidonei.
In estrema sintesi, i gravi disagi sopportati dall’utenza sono stati prodotti dall’intrecciarsi dei seguenti fattori: l’elevato livello di traffico merci sulla tratta dettato anche dall’assenza, ad oggi, di adeguate alternative; il blocco del traffico deciso dalle Autorità austriache; l’eccezionalità dell’evento meteorologico; la valanga che ha invaso l’autostrada; la presenza di centinaia di motociclisti durante la nevicata; il mancato rispetto dell’obbligo di dotazioni invernali adeguate e la violazione del divieto di sorpasso da parte di mezzi pesanti; l’impossibilità legale di fermare i veicoli non idonei.
Nonostante questo, l’emergenza è stata superata senza che l’incolumità delle persone sia mai stata messa a rischio, grazie al coordinamento con il Commissariato del Governo di Bolzano, le Forze dell’Ordine tutte, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, la Croce Bianca e la Croce Rossa.
Nella giornata di oggi, da parte dell’Ufficio ispettivo territoriale di Bologna, è giunta la richiesta di fornire la documentazione relativa agli accadimenti delle giornate del 1, del 2 e del 3 febbraio. La Società consegnerà agli ispettori del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tutta la documentazione richiesta nel più breve tempo possibile.