Maria von Mörl, mistica con le stigmate, forse beata

Sabato prossimo, 12 gennaio, in occasione del 151° anniversario della morte, si conclude a Caldaro il processo diocesano di beatificazione di Maria von Mörl (1812-1868). Al termine della messa, che il vescovo Ivo Muser presiederà alle 18 nella chiesa parrocchiale, verrà data lettura del verbale e verranno apposti i sigilli sui documenti che saranno portati a Roma alla Congregazione delle cause dei santi. Oltre al vescovo e al decano di Caldaro, don Alexander Raich, saranno presenti il delegato episcopale, p. Gottfried Egger ofm, il promotore di giustizia p. Heinz-Meinholz Stamm ofm, il notaio Günther Morandell, il postulatore Andrea Ambrosi e il cancelliere della Curia Leo Haas.
Quella di sabato prossimo è solo una tappa di un cammino iniziato più di dieci anni fa. “Un processo di beatificazione richiede molto tempo e bisogna avere molta pazienza – spiega il promotore di giustizia nel processo diocesano, il francescano fr. Heinz-Meinolf Stamm –. Qualora la Congregazione delle cause dei santi a Roma dovesse riconoscere la virtù eroica della serva di Dio Maria von Mörl, ai fini della beatificazione sarà quindi necessario condurre un processo per il riconoscimento di un presunto miracolo avvenuto per sua intercessione”. Fr. Stamm sottolinea l’intensità con cui la “mistica di Caldaro” sia ancora oggi venerata in Oltradige e non solo. “La maggior parte dei santi sono ‘santi locali’ – afferma –, ovvero sono conosciuti solo nella zona in cui hanno vissuto e operato e sono venerati con grande intensità. Per questo il processo di beatificazione di Maria von Mörl è molto importante per la diocesi di Bolzano-Bressanone”.
A sostegno della causa di beatificazione, nel 2006 è stata fondata l’associazione “Maria von Mörl Kreis”. “Invitiamo tutti a sostenere questa causa, in primo luogo con la preghiera – afferma Arnold von Stefenelli, moderatore dell’associazione –. Ogni venerdì il nostro gruppo organizza un incontro di preghiera dalle 16 alle 17, in estate nella chiesa delle suore terziarie di Caldaro e in inverno nella cappella del convento, mentre ogni primo venerdì del mese viene esposto il Santissimo Sacramento”.
Nella prefazione alla biografia della scrittrice Maria von Buol “Maria von Mörl – Mistica Stigmatizzata – pubblicata dalla Casa Editrice Praxis (1997, traduzione di Rita Gelmi), il compianto Vescovo Wilhelm Egger, scrive tra l’altro: “Con questa biografia della vergine estatica Maria von Mörl, pubblicata la prima volta ad Innsbruck nel 1927, la famosa scrittrice popolare Maria von Buol, che fu conterranea di Maria von Mörl, ha costruito con grande intensità un meritato monumento alla celebre estatica di Caldaro. È con vivo compiacimento che accolgo questa pubblicazione della traduzione della vita di Maria von Mörl, quindi ora a disposizione anche delle lettrici e dei lettori di lingua italiana”
Secondogenita di dieci figli, Maria von Mörl viene alla luce il 16 ottobre 1812 a Caldaro, e in quello stesso giorno viene battezzata con il nome di Maria Catharina Barbara. Il padre apparteneva a una famiglia nobile, mentre la madre era di estrazione borghese. Dopo aver frequentato le scuole dell’obbligo a Caldaro, viene mandata a Cles per imparare l’italiano. È costretta a far ritorno a Caldaro, per la morte della madre, che perde la vita tre mesi dopo la nascita della sua nona figlia. A Maria viene affidato il compito di portare avanti la famiglia e prendersi cura del fratello e delle sue otto sorelle. Sul finire del 1830 una grave malattia segna tutto il resto della sua esistenza. Dolori e sofferenze l’accompagneranno, infatti, fino alla morte. Nel 1849 muore anche il padre e la giovane riceve una modesta eredità, con la quale finanzia la costruzione di una nuova ala del convento delle suore francescane. Dona anche il terreno dove oggi sorge il cimitero di Caldaro.
Vicina fin dai primi anni di vita alla spiritualità francescana, sceglie p. Johannes Kapistran Soyer come confessore e padre spirituale. All’età di 18 anni, grazie al suo padre spirituale, Maria entra a far parte nell’Ordine francescano secolare.
Il 2 febbraio 1831, festa della presentazione di Gesù al tempio, dopo aver ricevuto la comunione dal padre spirituale, Maria ha una “visione estatica”. Un fenomeno che – come ricordano le cronache – si ripete fino agli ultimi giorni della sua vita e che attira a Caldaro decine di migliaia di persone, desiderose di incontrare la “mistica di Caldaro”. Gli annali raccontano che solo tra la fine di luglio a metà settembre 1833 giunsero per lei a Caldaro da 40 a 50mila pellegrini.
Nel 1834 Maria von Mörl riceve le stimmate su mani e piedi, proprio come era accaduto anche a s. Francesco d’Assisi. Nel 1841 Maria lascia la casa natale e si trasferisce nel convento delle terziarie francescane, dove muore la notte dell’11 gennaio 1868.

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