Bolzano. Chiusa l’azienda fornitrice delle mense scolastiche e sociali di Bolzano per sospetta frode

Ancora lo scorso gennaio il referente responsabile delle mense gestite dall’Azienda Servizi Sociali Bolzano aveva sporto denuncia nei confronti di un’azienda veronese con sede a Colognola ai Colli perché i prodotti alimentari richiesti apparivano non conformi alla quantità e alla qualità concordata.
Liliana di Fede, direttore generale dell’ASSB, apprende con soddisfazione l’operazione condotta dal Nucleo antisofisticazione di Trento e Padova e Carabinieri del veronese coordinata dalla Procura di Bolzano.
L’azienda veronese forniva merce per un totale di 1.400 pasti al giorno alle case di riposo, ai centri di assistenza diurna per anziani, case di cura, strutture per disabili e tutti gli asili nido dell’Alto Adige.
Un modo per ovviare a questi gravi inconvenienti, viene da Claudio Corrarati, coordinatore di Rete Economia-Wirtschaftsnetz secondo il quale il ricorso alle aziende locali – che non mancano in Alto Adige – potrebbe ovviare largamente a questi disservizi.
“Si attivi il chilometro zero per le forniture alimentari valorizzando le aziende locali”. Corrarati ribadisce l’importanza di gestire gli appalti di fornitura di prodotti alimentari utilizzando il più possibile le aziende locali perché non mancano nella nostra terra prodotti e aziende in grado di fornire le amministrazioni pubbliche di quanto necessario.
Corrarati fa inoltre presente un altro aspetto sotteso alla questione degli appalti. Questa pratica, spesso gestita al massimo ribasso, rischia di escludere le aziende locali, aprendo il mercato a ditte di fuori provincia. “La scelta del miglior prezzo non sempre paga e non sempre fa risparmiare, a medio e lungo termine, l’amministrazione pubblica” afferma il coordinatore di Rete Economia-Wirtschaftsnetz.