Questo il parere della Associazione Invalidi Civili (ANMIC Alto Adige).
L’Associazione Invalidi Civili (ANMIC Alto Adige) interviene sul documento pubblicato dai sindacati CGIL/AGB, SGB/CISL, UIL/SGK, il KVW, le ACLI e la Federazione per il Sociale e la Sanità (FSS) con proposte migliorative.
Contrariamente a quanto affermato nel “manifesto sociale”, il testo elaborato dai Sindacati, Acli e Fss, l’Associazione invalidi civili ritiene che tutti gli invalidi civili, indipendentemente dalla percentuale di invalidità riconosciuta, quindi anche alle persone con un’invalidità del 100%, venga riconosciuto il diritto al lavoro. L’Associazione invalidi civili ne fa una questione di principio. “È importante non lanciare segnali sbagliati, né ai politici, né alle imprese altoatesine e soprattutto non alle persone interessate. Un’alta percentuale d’invalidità significa sicuramente che l’interessato sta vivendo una situazione di vita difficile e che la sua integrazione potrebbe essere una sfida, ma chi vuole lavorare deve avere questo diritto indipendentemente dal suo grado d’invalidità, e va inoltre adeguatamente sostenuto”, dichiara Thomas Aichner, Presidente ANMIC Alto Adige.
Nel documento elaborato dall’ANMIC vengono inoltre suggeriti alcuni importanti interventi correttivi in riferimento alle prestazioni sociali a favore degli invalidi civili.
Foto, Thomas Aichner, Presidente ANMIC Alto Adige
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