Bolzano. Ricerca Eurac, perfezionato un sistema di sensori per testare abbigliamento ciclistico

Un nuovo sistema di sensori ha reso possibile valutare il comfort di un’atleta impegnato in attività sportiva in maniera molto più precisa rispetto a quanto fatto finora. I dati elaborati da un software realizzato ad hoc hanno fornito preziose informazioni a Q36.5, azienda altoatesina produttrice di abbigliamento da ciclismo hi-tech, su come diversi tipi di tessuti riescono a evitare il surriscaldamento o il raffreddamento corporeo. Ora si pensa alla creazione di un’app a disposizione degli sportivi e all’applicazione di questa tecnologia anche in ambito medico. Dieci sensori distribuiti in diverse zone del corpo dell’atleta e sul suo abbigliamento. Una termocamera che misura la diffusione del calore sul corpo. Quindici chilometri di strada a diverse pendenze e altitudini nei dintorni di Bolzano. Sono questi gli elementi che hanno composto il quadro sperimentale per testare il comfort termico degli atleti che indossano abbigliamento sportivo confezionato con oltre dieci tipi di tessuto diverso.
“Finora non erano mai stati effettuati test così approfonditi per capire quando un ciclista è in una situazione di comfort termico, condizione che influisce anche sulle sue performance,” commenta Abraham Mejia Aguilar, ricercatore di Eurac Research che ha condotto lo studio, “solitamente si valutava semplicemente la saturazione di acqua nei vestiti e il comfort termico del ciclista era determinato solo soggettivamente dall’atleta stesso”. Il metodo messo a punto dai ricercatori di Eurac Research invece si basa su misurazioni precise: il comfort dell’atleta è determinato da quanto sudore il tessuto riesce a far evaporare mantenendo il corpo dell’atleta a una temperatura adeguata. Attraverso sensori di diverso tipo, infatti, i ricercatori possono monitorare gli atleti che indossano abbigliamenti diversi misurando parametri come la temperatura e l’umidità in diverse condizioni, ad esempio in diverse stagioni dell’anno e con condizioni meteo differenti.
La tecnologia sviluppata in Eurac Research potrebbe avere anche altre applicazioni, non solo nel campo sportivo. Simili sistemi di sensori potrebbero essere utilizzati negli ospedali per tenere sotto controllo temperatura e umidità nei letti dei pazienti degenti: parametri non adeguati in questo caso infatti potrebbero portare alla diffusione di particolari batteri.

Bolzano. Eurac, via Druso

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