Sono state chieste regole chiare e applicazione concreta.
Il presidente della Provincia di Bolzano, assieme al presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e ai governatori di alcune Regioni italiane, ha incontrato oggi (4 ottobre) a Roma il Ministro dell’Interno. Al centro del colloquio, la proposta altoatesina, fatta propria nelle scorse settimane dalla Conferenza delle Regioni, in tema di gestione dei flussi migratori.
Il primo punto posto all’attenzione del Ministro ha riguardato i movimenti via terra di richiedenti asilo provenienti da altri paesi europei o regioni italiane. Kompatscher ha chiesto una gestione sistematica del fenomeno, ovvero una ripartizione equa su tutto il territorio sul modello di quanto già attuato per gli sbarchi via mare, con i relativi costi a carico dello Stato. “Un sistema di ripartizione equo rappresenta la base per una gestione efficace delle procedure di richiesta di asilo e per le misure ad esso collegate. Solo una soluzione del genere – sottolinea il presidente della Provincia di Bolzano – può consentire di allentare la pressione che grava su determinate Regioni. Non dimentichiamo, inoltre, che spesso si tratta di persone che arrivano in Italia dopo essersi visti rifiutare la richiesta di asilo in altri stati europei”. Proprio in relazione a questa tematica, sono state discusse le trattative in corso con gli altri paesi della UE per il riconoscimento reciproco delle procedure di valutazione sulle richieste di protezione internazionale. In sostanza, una sorta di iter unico a livello europeo che, secondo il presidente altoatesino, “arginerebbe i flussi migratori via terra all’interno della UE e snellirebbe in maniera sensibile la mole di lavoro che rallenta il sistema nazionale di gestione delle richieste di asilo”.
Riguardo all’iter procedurale, oltre a chiedere risposte più rapide alle domande di protezione internazionale, il presidente altoatesino ha posto al Ministro la questione della gestione delle persone una volta terminato il procedimento di valutazione. “Solo una parte dei rifugiati che otterranno risposta positiva – spiega il Landeshauptmann – saranno autosufficienti. Si tratta di affrontare, in molti casi, una questione di tipo umanitario che necessita di regole chiare e omogenee a livello nazionale, anche per quanto riguarda costi e responsabilità”. Infine, altro punto sottoposto al Viminale, è stato quello riguardante le procedure di rimpatrio. “Abbiamo chiesto al Ministro – conclude il presidente altoatesino – che siano rese più efficaci le misure di rimpatrio, in modo tale da evitare disparità tra chi ha titolo per rimanere sul territorio nazionale e chi invece non ne ha. Ritengo che questo sia un passaggio fondamentale per dare credibilità a tutto il sistema di gestione delle richieste di asilo in Italia.
Foto, Palazzo del Viminale, sede del ministero degli Interni
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