Martha Argerich ritorna a Merano con l’Orchestra Giovanile di Bahia diretta da Ricardo Castro

„La prego una volta per tutte di annoverarmi fra i suoi più ferventi e devoti ammiratori, e Le assicuro che ovunque si troverà potrà sempre disporre liberamente di me”, aveva scritto Franz Liszt nel 1848 a Richard Wagner, pochi giorni dopo aver diretto – senza grande successo – la sua ouverture del “Tannhäuser” a Weimar. Wagner, dal canto suo, prese alla lettera le parole di quel virtuoso del pianoforte allora così venerato dal pubblico, facendosi aiutare a fuggire mentre era inseguito da un mandato di cattura per attività rivoluzionaria, e facendosi recapitare delle somme di denaro. Nel 1870 Wagner avrebbe poi sposato la figlia di Liszt, Cosima, che in precedenza aveva sciolto il proprio vincolo matrimoniale col direttore d’orchestra Hans von Bülow, lo stesso che diresse anche la prima e trionfale esecuzione dei “Maestri cantori” nella capitale bavarese. Nel 1830, all’età di 19 anni, Liszt cominciò a stendere i primi schizzi del Concerto per pianoforte n. 1, ma a quello spartito avrebbe lavorato per altri 25 anni prima che, nel 1855, il brano andasse per la prima volta in scena.
Il 13 settembre alle ore 20.30 l’Orchestra Giovanile di Bahia guidata da Ricardo Castro inizierà il concerto al Kursaal con il Preludio dei “Maestri cantori”. Seguirà il primo Concerto per pianoforte di Liszt, un eccellente banco di prova per il proprio virtuosismo, con cui al südtirol festival merano . meran si cimenta niente meno che Martha Argerich al pianoforte.
Dopo l’intervallo l’ orchestra brasiliana “s’imbarca” per una traversata atlantica immaginaria verso il “nuovo mondo” proponendo l’ouverture di “Candide” di Leonard Bernstein, nato 100 anni fa, la “Cuban Overture“ di George Gershwin, l’”Abertura Festiva“ del compositore brasiliano Camargo Guarnieri, “Sensemayá“ di Silvestre Revueltas che “traduce” in musica i culti e i miti afrocubano avvolgendoli in ritmi orgiastici e rituali oscuri e il famoso ”Danzón n. 2” di Arturo Márquez (1994), che fu resa celebre dall’interpretazione dell’orchestra giovanile “Simon Bolivar” diretta da Gustavo Dudamel, e da allora è divenuta un brano celeberrimo in grado di far alzare dalle sedie non solo il pubblico, ma anche i giovani orchestrali brasiliani.
Nata il 5 giugno del 1941 a Buenos Aires, Martha Argerich cominciò a suonare il pianoforte all’età di cinque anni, prendendo lezioni da Vincenzo Scaramuzza. Rivelatasi ben presto una fanciulla prodigio, iniziò a esibirsi in pubblico in tenerissima età, prima di trasferirsi in Europa, nel ‘55, dove proseguì gli studi pianistici con Friedrich Gulda, Nikita Magaloff, Arturo Benedetti Michelangeli e Stefan Askenase. Nel ‘57 vinse il concorso pianistico Ferruccio Busoni di Bolzano e il Concours international d’exécution musicale di Ginevra. Nel ’65 fu insignita del primo premio al concorso Chopin di Varsavia, e da allora, grazie alle sue interpretazioni dei brani più impegnativi dell’Otto e Novecento, regolarmente osannate dalla critica, ha scalato l’olimpo mondiale dei pianisti più virtuosi e apprezzati, e lì è rimasta fino a oggi. Negli ultimi due decenni ha dedicato sempre di più la propria attività artistica alla musica da camera, dove ama esibirsi con altri solisti di chiarissima fama come il violinista Gidon Kremer, il violoncellista Mischa Maisky o i pianisti Nelson Freire, Alexandre Rabinovitch e Lilya Zilberstein. Le sue numerose incisioni hanno fatto incetta di premi, fra i quali il Grammy Award ottenuto per ben tre volte, ossia per l’incisione dei concerti di Prokofiev e Bartok nel 1999, per un CD realizzato insieme a Mikhail Pletnev nel 2005, e per la sua interpretazione dei concerti per pianoforte di Beethoven con l’accompagnamento della Mahler Chamber Orchestra diretta da Claudio Abbado nel 2006.
Nato a Vitoria da Conquista, una città a sud ovest nello Stato di Bahia (Brasile), Ricardo Castro ha rivelato sin dall’età di 3 anni un chiaro interesse e una grande facilità a suonare il pianoforte, ascoltando le lezioni della sua sorella maggiore con la nonna. Nel 1984 è stato ammesso al Conservatorio di Musica di Ginevra. Primo Premio al Rahn Competition di Zurigo nel 1985 e del Pembaur di Berna nel 1986, si è diplomato al Conservatorio di Ginevra nel 1987 con il “Premier Prix de Virtuosité avec Distinction et Felicitacions du Jury”. Nello stesso anno ha vinto, in ex-aequo, l’International Competition ARD di Monaco, che ha avviato la sua carriera internazionale. Nel 1993 ha vinto il I premio al prestigioso “Leeds International Piano Competition” in Inghilterra, divenendo il primo Latino Americano vincitore di questa competizione dalla sua fondazione nel 1963.
Con l’interesse costantemente rivolto verso programmi sociali destinati a giovani e bambini, nel 2007, su invito del Governo di Stato di Bahia, ha creato la NEOJIBA (State Centres of Youth and Children’s Orchestras of Bahia), un programma pionieristico in Brasile che, a 11 anni dalla nascita, annovera già più di 4.600 bambini coinvolti. Il progetto NEOJIBA nacque per favorire l’integrazione sociale di giovani emarginati facendoli suonare in un’orchestra ai massimi livelli musicali. In Brasile è la prima iniziativa realizzata dal governo ispirata al programma “El sistema” fondato nel 1975 in Venezuela, che da allora ha “partorito” decine di musicisti affermatisi con successo in tutto il mondo. La Youth Orchestra of Bahia, il complesso più avanzato del programma, ha già suonato per più di 200.000 persone sotto la guida di Ricardo Castro, che ne rimane il direttore principale e Direttore artistico. Hanno suonato negli Stati Uniti d’America ed in Europa, esibendosi con prestigiosi solisti come Martha Argerich, Maxim Vengerov, Maria João Pires e Jean Yves Thibaudet.

Info & Tickets

Biglietteria: Corso Libertà, 29 Merano

Orari d‘apertura: da lunedì a venerdì ore 9 – 13 |17 – 19

Sabato ore 9 – 13, domenica chiuso

Tel. 0473/49 60 30

www.meranofestival.com

In foto: Martha Argerich/© Adriano Heitman.  

 

 

 

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