Di provenienza asiatica, venivano spacciati a enti pubblici e soggetti privati come europei. La Guardia di finanza di Bolzano ha scoperto una truffa per circa 6 milioni di euro realizzata da una società con sede a Bolzano, che ha commercializzato oltre 45.000 pannelli fotovoltaici di provenienza asiatica spacciandoli per europei e causando ingenti danni a soggetti privati, società ed enti pubblici. L’operazione è partita da una denuncia effettuata da un organismo di certificazione di prodotti energetici in relazione alla circolazione di false attestazioni di conformità. Oltre alla responsabile legale della società di Bolzano, la denuncia è scattata anche nei confronti di un altro soggetto, che è stato ritenuto amministratore di fatto della stessa impresa. Quest’ultimo, infatti, oltre ad essere un agente di commercio di uno dei fornitori tedeschi, legato da rapporti di stretta amicizia con la rappresentante legale della società bolzanina, era anche colui che di fatto si occupava degli acquisti e delle vendite, oltre che di stabilire i prezzi da applicare
Nel corso dei controlli, le Fiamme Gialle hanno accertato che l’impresa altoatesina ha agito con artifici e raggiri per camuffare la reale provenienza dei pannelli fotovoltaici venduti. La società acquistava i pannelli da due grossisti tedeschi di primaria importanza, che, a loro volta, li importavano da alcune società asiatiche. Prima di commercializzarli sul territorio nazionale, la società bolzanina creava ad hoc dei falsi documenti per attestare falsamente che gli stessi erano stati prodotti nell’Ue.
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