Bolzano. Elezioni, i “Dieci punti dell’Unione Commercio”, Philipp Moser chiama al dibattito

In vista delle elezioni provinciali l’Unione Commercio Turismo e Servizi propone una sintesi di dieci punti ai 14 partiti candidati alle prossime elezioni, invita al dibattito e a prendere posizione sui vari temi.
Precisa innanzi tutto che dei settori economici rappresentati dall’Unione, commercio al dettaglio, commercio all’ingrosso e servizi, fanno parte quasi il 33 percento di tutte le aziende dell’Alto Adige, che vi sono occupate oltre 50.000 persone e generano circa il 40 percento dell’intero valore aggiunto. “Abbiamo riassunto in un documento programmatico i 10 temi più importanti che interessano questa fondamentale componente della società provinciale, e invitiamo ora i 14 partiti e movimenti candidati alle elezioni provinciali a prendere posizione in merito a esso”, spiega il presidente dell’Unione Philipp Moser. I vari commenti verranno pubblicati sul sito dell’Unione e vi rimarranno fino alle elezioni e anche oltre.
Nella scorsa legislatura la politica provinciale a Roma e anche in Alto Adige è stata in grado di segnare importanti punti a favore del benessere di questi settori; punti che sono stati poi tradotti nella pratica dai responsabili politici di riferimento”, ricorda l’Unione. Tra essi figurano soprattutto le norme di attuazione dello Statuto di autonomia nel settore commercio, la nuova legge in maniera di urbanistica e paesaggio comprendente il divieto di esercitare il commercio al dettaglio nelle zone produttive, il nuovo incentivo al commercio di vicinato e il nuovo incentivo per le piccole e piccolissime aziende con particolare attenzione per le aziende commerciali.
Nelle sette pagine del documento programmatico sono presentati i seguenti temi e campi di intervento:

lo sviluppo di città e centri urbani attivi e vitali,

la prosecuzione della strategia altoatesina in materia di urbanistica,

il consolidamento del commercio di vicinato e il rafforzamento dei circuiti economici locali,

la regolamentazione delle chiusure domenicali e festive nel commercio,

il sostegno delle aziende piccole e a conduzione familiare,

la valorizzazione delle professioni specializzate e l’investimento nei giovani,

una maggiore attenzione verso i prestatori di servizi,

il sostegno al commercio all’ingrosso con la sua funzione di ponte,

la facilitazione dell’accesso ai capitali esterni nonché

l’attenzione verso i singoli temi nazionali in grado di avere effetti sull’Alto Adige.

Il punto di partenza del programma è la nuova visione dell’Unione 2020:“Innalzare la qualità della vita in Alto Adige tramite uno sviluppo economico mirato di luoghi e città”. “Con questa visione e le nuove linee guida abbiamo definito chiaramente la nostra strategia, ponendoci l’obiettivo di diventare un centro di competenza per lo sviluppo delle città, dei paesi, dei centri storici e dei quartieri dell’Alto Adige”, assicura il presidente Moser. In questo senso, oltre al commercio al dettaglio, un ruolo fondamentale è ricoperto anche dalle attività rilevanti per i luoghi in settori quali i servizi, la gastronomia, gli affittacamere privati e l’artigianato legato ai centri urbani.
Altri temi trattati nel documento sono anche una promozione comune per turismo e shopping, la mobilità interna ai centri urbani, il mantenimento dell’attuale aliquota IVA, la tassazione ridotta per i guadagni da affitto anche nel settore commerciale, l’organizzazione locale dei contributi previsti dai contratti collettivi, la parificazione delle condizioni nella tassazione del commercio online e gli interventi per la limitazione del turismo del carburante oltre i confini.
Al termine il presidente dell’Unione evidenzia un’ultima priorità: “Si tratta di garantire la sicurezza del diritto. Noi auspichiamo norme e leggi chiare, valide per tutti gli attori di tutti i comparti economici e di tutti gli ordini di grandezza, applicate e controllate con coerenza. Anche la pubblica amministrazione e gli enti preposti devono garantire il rispetto delle leggi, senza permettere il verificarsi di così tante infrazioni alla legge solo a causa del timore di possibili richieste di risarcimento danni”.

Foto.Il presidente dell’Unione Philipp Moser.

 

 

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