E se Giorgetti fosse il nuovo primo ministro?
Fino a qualche ora fa sembrava che il connubio fra Di Maio e Salvini fosse definitivamente sfumato, persino mai nato. Evidentemente non è così. Secondo quanto divulgato dai media il Movimento 5 Stelle e la Lega avrebbero chiesto al Quirinale altre 24 ore per trattare sulla possibile formazione di un governo politico. Sembra incredibile, considerando che i due partiti da oltre due mesi non hanno fatto altro che trattare. Forse l’intenzione del Capo dello Stato di dare il via ad un “governo neutrale” ha riportato alla ragione anche chi si è mostrato del tutto intransigente e pronto a votare contro qualsiasi governo, persino contro un esecutivo del Presidente? Possibile! Sfiduciare un governo, per quanto neutrale, comporterebbe elezioni anticipate e non è detto che gli attuali parlamentari riuscirebbero a rientrare in Parlamento. La politica è cambiata, ma è cambiato anche il modo di votare. Coloro che prima hanno scelto di affidarsi alla Lega in un momento successivo potrebbero scegliere un altro partito, come il Movimento 5 Stelle o persino astenersi.
In ogni modo entro domani Di Maio e Salvini dovrebbero trovare un accordo e per poterlo realizzare servirebbe ancora Silvio Berlusconi. Va chiarito che l’assenso di Berlusconi non è determinante per la maggioranza dei seggi, sono sufficienti i voti della Lega e i 5 Stelle. Salvini però non volendo tradire Berlusconi probabilmente pensa ad una formula diversa, come un’astensione di Forza Italia piuttosto che ad un appoggio esterno. Artifici che ricordano la vecchia politica della DC della peggior specie, ma in fondo nessuno hai mai pensato a dei politici nuovi solamente perché giovani anagraficamente.
In attesa che Berlusconi chiarisca definitivamente la sua posizione alcuni esponenti di Forza Italia si sono già mostrati aperti e disponibili nei confronti di coloro che fino a poche ore fa sembrano i peggiori nemici. Vedremo se nascerà un governo Lega-5 Stelle. Ancora non è certo, ma se dovesse nascere un candidato capace di prendere in mano le redini per dirigere la partita potrebbe essere l’attuale capogruppo della Lega alla Camera Giancarlo Giorgetti. Economista laureato alla Bocconi di Milano con grande esperienza professionale e politica. È sempre difficile fare delle previsioni, ma potrebbe essere lui il nuovo Presidente del Consiglio italiano.
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