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La Caritas festeggia i suoi volontari

15 Maggio 2018

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La Caritas festeggia i suoi volontari

Con “Non ti scordar di me”, da 10 anni al servizio delle persone bisognose di cure.  

“Il tempo è il regalo più prezioso che possa essere fatto”: all’insegna di questo slogan i volontari del progetto “Non ti scordar di me” dell’assistenza domiciliare della Caritas forniscono nel Burgraviato da dieci anni alle persone bisognose di cure, in particolare quelle affette da demenza, regolare assistenza e sostegno sociale, aiutando così anche i parenti dei malati. Ieri pomeriggio, in occasione della ricorrenza, il gruppo di volontari insieme ai responsabili della Caritas, ai partner di rete e agli assistiti ha voluto festeggiare questo importante traguardo presso Palazzo Mamming.
Avere un paio d’ore libere per “riprendere fiato” e ricaricare le batterie è qualcosa di assolutamente non scontato per i familiari di persone bisognose di assistenza. I volontari impegnati nel progetto “Non ti scordar di me”, cui l’assistenza domiciliare della Caritas ha dato il via 10 anni fa, offrono, in questo senso, sostegno e sollievo. Ogni settimana trascorrono alcune ore del loro tempo libero con persone affette da demenza o bisognose di cure del Burgraviato. “Queste visite sono un valido aiuto per i familiari dei malati, che spesso devono stare accanto ai propri cari 24 ore al giorno. Sono però anche un evento importante, gradito e atteso nella vita quotidiana delle persone malate che a causa della loro situazione hanno purtroppo pochi contatti con l’esterno”, ha sottolineato il direttore della Caritas Paolo Valente in occasione della festa tenutasi oggi a Merano a Palazzo Mamming.
Il direttore ha poi ringraziato sentitamente il gruppo di volontari composto da 36 persone che da dieci anni lavora instancabilmente con grande empatia e gioia. “Non ti scordar di me” è nato come progetto pilota dell’Assistenza domiciliare della Caritas, che da anni si prende cura delle persone bisognose di sostegno nel Burgraviato. “Il peso e il carico emotivo che i parenti devono affrontare in queste situazioni sono davvero grandi. Sebbene i servizi professionali intervengano sempre fornendo un aiuto fondamentale, spesso non riescono, specialmente nelle aree rurali, a fornire supporto sufficiente ai familiari dei malati, per sollevarli un po’ dalla grande fatica quotidiana dell’assistenza. Ecco perché abbiamo cercato di reclutare volontari che volessero trascorrere qualche ora del loro tempo libero in modo costante con i malati”, ha affermato Paula Tasser, responsabile dell’Assistenza domiciliare della Caritas. Undici persone si iscrissero 10 anni fa al primo ciclo di formazione, cinque delle quali, ancora oggi, prestano servizio di volontariato nel progetto.
Negli ultimi 10 anni il gruppo di volontari è cresciuto costantemente e conta oggi 36 membri. “Tutti hanno in carico una persona e vanno a visitarla almeno una volta alla settimana”, spiega Paula Tasser. La modalità di condivisione del tempo con i malati dipende dagli interessi e dai bisogni delle persone assistite. “Sono particolarmente amate le passeggiate o i momenti in compagnia al bar”, continua Paula Tasser. Spesso i volontari chiacchierano soltanto, ascoltano un po’ di musica insieme o guardano album dei ricordi, mentre i familiari dei malati possono rifiatare un momento e prendersi un po’ di tempo libero per sé. Nelle attività domestiche e di cura i volontari non sono invece coinvolti. “All’inizio i volontari visitavano esclusivamente persone affette da demenza, mentre oggi sempre più donne e uomini si rivolgono a noi, bisognosi di cure o solamente perché si sentono soli”, ha spiegato Paula Tasser.
In molti casi sono gli individui stessi o i parenti a richiedere l’accompagnamento. Spesso, però, vengono segnalati e messi in contatto attraverso il reparto di Geriatria dell’Ospedale di Merano. Il primario del reparto, Christian Wenter, ha collaborato sin dall’inizio alla riuscita del progetto “Non ti scordar di me” e lo sostiene tutt’oggi con consulenze e formazioni per il gruppo dei volontari. Alla festa per i dieci anni il primario Wenter ha sottolineato come l’esperienza di questi 10 anni abbia dimostrato in modo inconfutabile quanto la situazione degli ammalati e dei loro parenti sia migliorata grazie al costante sostegno fornito dai volontari del progetto “Non ti scordar di me” . “Un proverbio africano dice: per crescere un bambino, hai bisogno di un intero villaggio. Lo stesso vale nella cura di un malato di Alzheimer. Il progetto “Non ti scordar di me” è in questo senso un segno tangibile di solidarietà sociale”, ha sottolineato Wenter.
La richiesta di volontari disponibili a fare visite è ogni anno sempre molto elevata. Ecco perché il gruppo è costantemente alla ricerca di rinforzi. Di recente si è concluso un nuovo ciclo di formazione per i volontari. “Il confronto con l’età, la malattia e la morte è arricchente, ma necessita anche di preparazione. Ci sono momenti belli e commoventi, ma anche situazioni stressanti dove ci si può sentire sotto pressione. Per queste ragioni prepariamo i volontari con delle formazioni, per aiutarli a padroneggiare meglio qualsiasi tipo di situazione debbano affrontare”, conclude Paula Tasser. Oltre al coordinamento dei volontari, l’Assistenza domiciliare della Caritas offre anche incontri a cadenza regolare e momenti di formazione.
Susanne Reiterer e Ulrich Weiss hanno dato testimonianza durante la festa circa il lavoro di volontariato che sta dietro questo prezioso progetto. Entrambi fanno parte di “Non ti scordar di me” da diversi anni e hanno riferito della soddisfazione e dell’arricchimento che sperimentano attraverso il loro impegno. “Regaliamo il nostro tempo ma riceviamo in cambio veramente tanto”, hanno spiegato.
Per ulteriori informazioni sul progetto “Non ti scordar di me” contattare l’Assistenza domiciliare della Caritas, via delle Corse 96 Merano, tel. 0473 495 650. Paula Tasser risponderà volentieri alle domande sul progetto e informerà gli interessati, senza impegno, sul lavoro di volontariato richiesto. Le informazioni sono disponibili anche su www.caritas.bz.it.