Bolzano. Sfida la moglie il padre fuggito con i figli in Tunisia, “vieni a incontrarli”

La Farnesina ha interessato la nostra Ambasciata e la Procura di Bolzano ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di sottrazione di minori.

La nostra Ambasciata è pronta, nell’ambito delle proprie competenze, a prestare ogni possibile assistenza alla signora Mezzina, madre dei piccoli, qualora la stessa, in mancanza di un accordo con il padre dei minori, decida di adire le vie legali per ottenere la restituzione dei figli. Opportune verifiche saranno esperite riguardo all’emissione da parte del Consolato tunisino dei passaporti in favore dei due bambini senza l’assenso della madre“. Questa la risposta della Farnesina a Rai Alto Adige che si era rivolta al Ministero per chiedere spiegazioni sulla vicenda della donna bolzanina Rosa Mezzina cui il marito, il tunisino Jamel Methenni, le ha sottratto i figli e condotti nella sua terra d’origine.
Jamel Methenni, il padre 33enne scappato da Bolzano per raggiungere il suo paese d’origine con i figli di 4 e 2 anni, aveva lasciato l’Italia domenica 22 aprile con regolari passaporti tunisini che gli erano stati rilasciati tre giorni prima dal consolato tunisino di Milano. Giunto in Tunisia, sabato – 28 aprile – Jamel Methenni ha poi chiamato la moglie informandola di essere in Tunisia con i figli. “Vieni qui ad incontrare i nostri figli”, le avrebbe detto.
Rosa Mezzina, assistita dalla sua famiglia e dall’avvocato Nicodemo Gentile, intende muoversi con cautela, dopo le perplessità sorte in merito alla vicenda anche da parte della stessa Farnesina. “Evidentemente l’autorità amministrativa tunisina non ritiene necessario dover acquisire anche il consenso valido per iscritto da parte dell’altro genitore. Dovrebbe essere questa un’occasione – spiega l’avvocato –  da utilizzare dai nostro organi interni e internazionali per aprire un dialogo sul tema e creare delle convenzioni che impongano a consolati e ambasciate – quando si tratta di minori – di avere anche l’autorizzazione per iscritto per qualsiasi documento di viaggio o passaporto di minori da parte dell’altro genitore.”
Come hanno dimostrato casi analoghi, La vicenda si presenta lunga e tutt’altro che facile. In considerazione di ciò, l’avvocato Gentile, in una breve dichiarazione rilasciata sabato pomeriggio con Rosa,  ha fatto appello a Methenni affinché torni e trovi un accordo con moglie, dalla quale recentemente si era separato. La Procura di Bolzano ha aperto un capitolo sulla vicenda ipotizzando il reato di sottrazione di minori.

In foto, Jamel Methenni

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