Bolzano. Accoglienza richiedenti protezione internazionale, incontro in municipio

Nei giorni scorsi nella sala conferenze dell’antico municipio, si sono riuniti rappresentanti del terzo settore e di associazioni di volontariato impegnati nell’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale. L’incontro è stato promosso dalla Consigliera comunale Chiara Rabini, Referente per i profughi della città di Bolzano in collaborazione con l’Assessore alle Politiche Sociali Sandro Repetto e il direttore della Ripartizione Servizi alla Comunità Locale, Carlo Alberto Librera.
La Consigliera Rabini ha riferito di “aver ascoltato e supportato singoli individui e associazioni su casi critici e costantemente informato l’amministrazione comunale sui bisogni urgenti da affrontare nell’ambito dell’accoglienza dei migranti, in particolare delle persone e delle famiglie vulnerabili e dei senzatetto”. Le attività svolte dalla referente per i profughi in sinergia con il Comune nel periodo novembre 2016 – marzo 2018, sono state descritte in una relazione (in allegato)  presentata in Consiglio comunale.
Il direttore Librera ha sottolineato che: “L’istituzione di una rete comunale nell’ambito dell’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale è un obiettivo della Ripartizione Servizi alla Comunità. Il Comune infatti intende assumere un ruolo di governance in un percorso partecipato volto a definire una visione comune e un modello di accoglienza dei rifugiati con lo scopo di migliorare la qualità della vita dei migranti e dei cittadini di Bolzano”.
Finora il sistema di accoglienza è stato gestito dalla Provincia su mandato del Commissariato del Governo. Con l’adesione allo SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) di numerose Comunità comprensoriali nel corso del 2017, il numero di migranti accolti nella città di Bolzano è diminuito. Il Comune di Bolzano ha presentato al Ministero degli Interni un progetto SPRAR per 20 minori stranieri non accompagnati che verrà gestito dall’Azienda Servizi Sociali di Bolzano.
La costruzione di una rete cittadina- è stato sottolineato durante l’incontro- è un’impresa necessaria e complessa che richiede la collaborazione di tutti gli attori coinvolti nell’accoglienza dei migranti e un atteggiamento cooperativo.

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