Bolzano. Al via la seconda fase dell’incubatore culturale

Selezionati i progetti dopo i sei workshop tematici. L’annuncio durante l’affollato incontro della community nelle «Botteghe di Cultura» di Don Bosco. 

Dai giochi educativi per bambini su tematiche di risparmio energetico alla piattaforma digitale di promozione e vendita per artisti. Dal recupero di spazi commerciali in disuso al caffè pensato per fotografi, con tanto di camera oscura, dal pop up store per artisti alle gallerie d’arte nei negozi sfitti. Sono alcune delle 8 idee di innovazione culturale selezionate per la seconda fase di Impulsi Vivi, il percorso di incubazione dell’Ufficio Politiche Giovanili della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano realizzato da Irecoop Alto Adige – Südtirol. I progetti selezionati sono stati annunciati durante l’affollato incontro di giovedì 22 febbraio alle «Botteghe di Cultura», il progetto di rigenerazione urbana voluto dalla Provincia di Bolzano che punta a rendere la «periferia» della città centro nevralgico di innovazione. I partecipanti all’incontro – cittadini del quartiere, community di Impulsi Vivi e creativi – hanno ascoltato con attenzione la storia di successo di Arianna Moroder, designer tessile bolzanina che con la sorella Tessa ha fondato LottoZero progetto vincitore dell’ultima edizione di Culturability, e i quattro progetti delle Botteghe che stanno portando cultura e innovazione nel quartiere.
«Siamo rimasti positivamente colpiti dall’ampia partecipazione ai workshop – spiega Luca Bizzarri, direttore dell’ufficio Politiche Giovanili della Provincia di Bolzano –. C’è voglia di mettersi in gioco e di sviluppare uno spirito imprenditoriale anche nel settore culturale, ed è già un ottimo obiettivo raggiunto. Allo stesso tempo i partecipanti hanno colto l’importanza di prepararsi e lavorare affinché un’idea possa diventare poi un progetto concreto».
«Otto idee con un alto potenziale, costruite lungo tutto il percorso iniziale. I workshop hanno fornito ai partecipanti una cassetta degli attrezzi utile per capire come affinare i loro spunti – conferma Teresa Pedretti, direttrice di Irecoop Alto Adige – Südtirol –. Inizia ora la seconda fase, quella cruciale: il lavoro di formazione in aula e l’accompagnamento dei team da parte di un mentor darà ai progetti la possibilità di diventare realtà portandoli alla finalizzazione del business plan».

I PROGETTI

Il comitato di selezione era composto da: Luca Barbieri, giornalista esperto di innovazione; Luca Bizzarri,  direttore dell’ufficio Politiche Giovanili della Provincia di Bolzano; Andrea Bray, Cooperazione Autonoma Dolomiti; Luisa Marangon, IDM Alto Adige – Südtirol; Gabriele Paglialonga, innovation manager; Teresa Pedretti, direttrice di Irecoop Alto Adige. Questi i progetti scelti:

Artikult di Biljana&Katrin. Pop-up store viaggiante che dà la possibilità ai creativi (artisti, designer, artigiani) di esporre e vendere i loro prodotti affittando un box che si sposterà in location diverse.

Energy Revolution. Carte da gioco sull’ambiente di Matteo Giacon. Linea di giochi educativi per ragazzi sulla tematica dell’energia e della transizione energetica.

LeMuRE di Federico Campana e David Torri. Collettivo per la produzione e distribuzione di eventi musicali e multimediale che nascono dalla collaborazione tra compositori, artisti, musicisti, tecnici audio con alto contenuto tecnologico.

Piattaforma per la vendita del fumetto indipendente di Elena Forcato e Jean-Pierre Mourey. Piattaforma digitale di promozione e vendita per gli autori, gli artisti e gli editori indipendenti nell’ambito dell’immagine grafica (fumetto, illustrazione, cinema d’animazione).

Maku Galleria Nomade di Nicola Kulbaka. Promuovere l’arte in spazi commerciali in disuso attraverso collaborazione con agenzie immobiliari.

Coworking fotografico di Luca Bresadola. Apertura di uno studio fotografico con coworking fotografico, organizzazione di mostre, affitto dello studio, laboratori.

O.r.t.o.: officina di ricerca teatrale e olistica, di Katja Bertoli Gantioler e Valentina Parisi. Utilizzo dei linguaggi artistici per la crescita personale e lo sviluppo di comunità.

Photo Bistrò di Francesco Ippolito. Progetto per un caffè con spazi espositivi che ospiti mostre, incontri fotografici e camera oscura.

LA SECONDA FASE

La prima fase di Impulsi Vivi è cominciata il 15 dicembre e si è conclusa il 17 febbraio 2018 con sei workshop tematici. La seconda fase vedrà coinvolte le migliori 8 idee di impresa nate durante la prima fase. Solo le persone (gruppi o singoli) che hanno partecipato ad almeno 4 workshop (obbligatorio «Modelli e metodi per strutturare un’idea imprenditoriale» che si è svolto il 12 e 13 gennaio) hanno potuto candidarsi alla selezione per partecipare alla seconda fase di Impulsi Vivi, che prevede 100 ore di alta formazione ad hoc per garantire all’idea di impresa sostenibilità finanziaria, economica e sociale.

 

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