Notizie a colpi di like, tra Alto Adige ed Italia

In Italia quale giornale possiede lo scettro di maggior attività sui social media? Ed in Alto Adige?

Repubblica occupa stabilmente la prima posizione su Facebook, 5 milioni d’interazioni, al secondo posto il Fatto Quotidiano. Su Twitter Repubblica, follower alla mano, davanti alla Gazzetta dello Sport. Su Facebook il numero di fan maggiore va invece a FanPage, con ben 1 milione e quattrocento mila like. In realtà, in Italia, i media tradizionali utilizzano i social come ponte, non creano contenuto ad hoc (in Usa si, ad esempio). Il social giornalismo in Italia è ancora poco utilizzato come i meta articoli (ovvero articoli contenenti “meta parole”, ovvero i vocaboli più ricercati sui motori di ricerca, il tutto per scalare classifiche di visualizzazione). Il 20% degli italiani s’informa sui social senza passare dai media, un altro 30% legge i giornali ed approfondisce sui social, solo un risicato 8% si limita all’articolo letto.

Questo studio evidenzia come le testate utilizzino (poco) i social media. Solo poche riescono ad emergere e ad avere un grosso numero di interazioni, un bene od un male? Meno le testate ci mettono mano e più circolano notizie nude e crude, magari non verificate. Siamo dinanzi ad un bivio: da informazione a street information. La “street” è quella informazione fatta da tutti, direttamente dalla “strada”, con foto o video subito in condivisione. L’ultimo attentato a Barcellona ha avuto una copertura “street” maggiore a quella dei media. Il potere mediatico è in travaso, la notizia passa prima dai social (fino al 2014 non era cosi) e poi sui mass media tradizionali. I social detengono un “nuovo potere mediatico” ancora ai primordi. Gli utenti social interagiscono, mettono in dubbio e rimasticano le notizie, le interpretano oppure le “scarnificano”. Succede quando si pubblica un articolo e parte il valzer dei commenti, che diventano a loro volta “pezzi di notizia”. In Alto Adige non funziona diversamente, tedeschi ed italiani preferiscono i social. Su 1000 contatti Facebook intervistati, ben 768 hanno ammesso d’ informarsi direttamente sui social.  Le testate come rispondono? Come fan è ancora l’Alto Adige Quotidiano a farla da padrone, con ben 97993 like ed interazioni molto alte.  Nel ranking giornali online bilingui come Salto ed il nostro Buongiorno Sudtirol iniziano a prendere piede, specialmente nell’ultimo anno.  Il quotidiano cartaceo Alto Adige si conferma più “seguito” anche sui social, subito dietro Sto e Dolomiten, in tedesco.  Le interazioni (like, condivisioni e commenti) sono praticamente identiche nelle prime tre posizioni. A veicolare le notizie sono spesso i gruppi social, sganciati dalle testate, ma contenenti link ad articoli. Gli articoli più condivisi? Quelli di cronaca spicciola, quella più vicina a chi legge. I giornali solo online costruiscono pezzi più “tarati” all’ambiente social ma siamo ancora molto lontani da quel giornalismo meta e social così diffuso in Usa ed Asia (Giappone in primis). Il futuro vedrà vere e proprie “redazioni social”? I gruppi social (sempre più numerosi) saranno casse di risonanza sempre più ingombranti?  Attualmente la via sembra segnata, il lavoro del giornalista sta mutando d’anno in anno. Nel 2010, almeno in Italia, un buon 90% s’ informava sui cosiddetti media main, spopolavano ancora blog e siti. Oggi sui main ci va il 55 % degli italiani, il resto viaggia sui social, crollati anche i blog, si vede “alternativa” più in un diario di Facebook che in un sito (anche se definito alternativo). L’informazione ufficiale dal 2016 è vista con sospetto. Merito (o a causa) di Trump dice qualcuno. Molti americani infatti, hanno dichiarato che da quella campagna elettorale si fidano meno dei main media. La campagna fu in realtà una guerra a colpa di like e fake news. La spuntò per un soffio Trump e più d’un giornalista “classico” dovette ammettere d’aver “giocato” con i sondaggi. Un siluro al già difficile rapporto tra utenza e media. Il 2018 potrebbe esser l’anno di svolta per l’Italia, lo stesso Grillo infatti ha più volte esplicitato concetti simili a quelli di Trump riferendosi ai media main. Da qui alla data delle elezioni ci si batterò meno in piazza e più a colpi di like, condivisioni ed interazioni, è un dato di fatto.

La Top Ten delle testate altoatesine e like su pagina

Alto Adige 97993
Stol 55000
Dolomiten 15073
Salto 11993
Il Giorno dell’Alto Adige 9910
Buongiorno Sudtirol BS 8409
Alto Adige Innovazione 7064
FF 6093
Corriere dell’Alto Adige 2527
Sudtirol Wsz 2462

Top ten aggiornata al 19 gennaio 2018, escluse le televisioni

 

Marco P.

Giornalista pubblicista, originario di Bolzano si occupa di economia, esteri, politica locale e nazionale

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Marco P.

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