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L’ultima parola ai partiti1 min read

9 Gennaio 2018 < 1 min read

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L’ultima parola ai partiti1 min read

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Mercoledì il segretario PD Alessandro Huber scenderà a Roma accompagnato dal mentore Carlo Costa, per sentire chi candidare nell’unico collegio aperto agli italiani altoatesini, l’altro è già stato scelto dalla SVP (Bressa). Oltretutto anche questo dovrà essere gradito alla SVP (oltre ad essere bilingue e con gli occhi azzurri) se si vorrà il loro appoggio, scrive il consigliere del PSI presso il Consiglio Comunale, Claudio Della Ratta, evidenziando che gli alleati, a seguito di coalizioni anche queste imposte dai rispettivi partiti nazionali, potranno solo attendere di conoscere cosa è stato deciso e fingere sia una scelta condivisa.

E così sarà in tutta Italia. I partiti nazionali decidono chi verrà eletto (nei seggi sicuri) e chi potrà essere eletto (nei pochi seggi in bilico) nei diversi territori. Una parte degli eletti sarà conseguenza della quota proporzionale, ma sempre su indicazione dei partiti centrali – continua il consigliere, dichiarando di aver sostenuto il Rosatellum perché eravamo in emergenza e non c’era tempo per approvare “la legge migliore” in grado di uniformare almeno il voto per Camera e Senato, ma, soprattutto per rendere un minimo significativa la partecipazione di chi è chiamato a votare i propri rappresentanti. Tuttavia Della Ratta, come probabilmente molti altri, spera vivamente che in futuro possano essere reintrodotte le preferenze.