Doppio passaporto per gli altoatesini di lingua tedesca. Secondo il parlamentare austriaco Werner Neubauer già nel 2018

Nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato Eva Klotz e il suo partito Südtiroler Freiheit, i Freiheitlichen altoatesini, la lega patriottica Heimatbund e l’ex presidente della Regione Franz Pahl (Svp), il parlamentare austriaco della FPÖ Werner Neubauer ha annunciato che i sudtirolesi potranno richiedere la cittadinanza austriaca già nel 2018, al più tardi all’inizio del 2019. Come chiarito dallo stesso parlamentare la richiesta sarà gratis per non gravare sulle tasche delle famiglie. Neubauer ha messo anche in chiaro che potranno avere il passaporto austriaco gli altoatesini che alla dichiarazione di appartenenza linguistica hanno optato per quella tedesca. Di conseguenza la potranno richiedere anche i figli, anche in caso di famiglie mistilingue, ha ancora precisato il parlamentare, secondo il quale sarebbero esclusi i trentini, anche se in passato il loro territorio apparteneva all’impero austro-ungarico.

In Alto Adige e non solo il doppio passaporto per gli altoatesini sta scaldando gli animi da diversi giorni. Il Partito Democratico dell’Alto Adige in una nota esprime preoccupazione per le strumentalizzazioni sulla vicenda del doppio passaporto ai SUDTIROLESI. Le voci e notizie INNESCATE DAL NUOVO GOVERNO AUSTRIACO partono da un presupposto errato, cioè che si possa pensare a cittadini italiani di serie a e di serie b, da dividere sulla base di una presunta “linea di sangue” che ci ricorda pericolosi spettri del passato. Ciò che al momento viene discusso non è attuabile e soprattutto questo non è lo spirito europeo ed euro regionale che IN QUESTI ANNI il Pd e l’Italia stanno costruendo con importanti progetti di cooperazione transfrontaliera (Euregio su tutti), si legge nella nota del Pd.
Secondo Alessandro Urzì di Alto Adige nel cuore – Fratelli d’Italia la superficialità con cui si è voluta accogliere in ampi settori l’annuncio dell’inserimento nel programma del nuovo governo austriaco della concessione della cittadinanza agli altoatesini (ma solo di lingua tedesca e ladina) merita alcune precisazioni che altrimenti fanno perdere la percezione della gravità del passo politico all’insegna del dilettantismo del troppo giovane, evidentemente, cancelliere Kurz.

Non si è fatta attendere neppure la replica del ministro degli esteri Angelino Alfano. «Sarà una discussione da affrontare con grande delicatezza. Il governo si è appena insediato e ne parleremo nei termini che sono assolutamente più coerenti con la nostra storia e con la tutela di quelle nostre popolazioni e di quei nostri concittadini che hanno sempre avuto una posizione molto chiara in merito» ha chiarito il ministro in visita a Pechino rispondendo ad una domanda sull’annuncio del nuovo governo austriaco di riconoscere il doppio passaporto agli altoatesini.

Non sembra preoccupato il presidente Arno Kompatscher che ha inviato un messaggio al neo-eletto cancelliere, augurandogli di “riuscire ad affrontare nel modo migliore le grandi e difficili sfide che attendono il suo governo, e che richiedono risposte che sappiano muoversi in un’ottica europeista. Sono sicuro che l’Austria continuerà a seguire una politica in grado di unire anziché dividere, sostenendo anche la collaborazione transfrontaliera che sta dando buoni frutti in tanti settori, come dimostrato dall’Euregio. Basti pensare, ad esempio, a quanto è stato fatto al Brennero, dove la cooperazione ha consentito di gestire al meglio un tema estremamente sensibile e delicato come quello dei controlli e dei flussi migratori. L’Alto Adige si presenta come una piccola Europa nell’Europa, e punta ad avere l’appoggio di Vienna per proseguire in questo percorso e far sentire in maniera più forte la propria voce a Bruxelles”.

 

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