Bolzano. Mussner, “Inutile il terzo binario Bolzano Ora”

Dobbiamo continuare a morire di tumore? ribatte l’Assessora Lorenzini.
Bolzano stretta dal traffico quotidianamente in entrata e uscita dalla Bassa Atesina, cosi come dall’Oltradige, rilancia il progetto del terzo binario tra Bolzano e Ora. Perentoria l’opinione dell’Assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner ieri sera all’Hotel Laurin all’incontro promosso dal Circolo culturale Gaetano Salvemini. Il rilancio del progetto, del quale si parla ormai dagli anni Settanta, si deve all’emendamento approvato all’unanimità dal consiglio comunale del consigliere socialista Claudio Della Ratta lo scorso 24 settembre 2017. “Nella legislatura in corso, 2013 – 2018, la giunta provinciale si è posta tre priorità e il terzo binario tra Ora e Bolzano non è tra queste. Benché se ne sia parlato più volte nel corso degli anni noi riteniamo il progetto inutile considerando che nel 2026 sarà aperto il nuovo tunnel di base del Brennero che avvierà l’alleggerimento dell’attuale trasporto su gomma” ha detto Mussner in apertura del dibattito. Quanto poi al terzo binario ha addotto a “ragioni tecniche e di opportunità” la posizione della giunta provinciale. “Il terzo binario non sembra una soluzione, anzi un ostacolo per lo sviluppo futuro – ha soggiunto l’Assessore – perché dati statistici dimostrano che questa tratta ferroviaria viene utilizzata meno di quanto previsto. Chiarito ciò non appare necessario realizzare questo terzo binario. Non si può mettere a disposizione treni se non ci sono i viaggiatori a giustificare i costi di produzione.”
Di tutt’altro avviso l’Assessora alla mobilità del Comune capolugo, la Verde Marialaura Lorenzini, la quale riconoscendo quando è stato fatto a livello provinciale per la mobilità, ha sottolineato l’importanza di trovare soluzioni valide anche per Bolzano così da mitigare i problemi del traffico insieme a quelli preoccupanti dell’inquinamento e le conseguenze sulla salute pubblica. Ha ricordato come il collegamento dei treni SAD tra Bolzano e Malles abbia dato risultati inattesi perché “quando i cittadini si accorgono dell’esistenza di un mezzo veloce e comodo, anche i più riluttanti a lasciare la macchia a casa, cambiano idea e si adeguano al nuovo.” Dati alla mano Lorenzini ha fatto presente che 26 mila persone affluiscono quotidianamente a Bolzano dalla Bassa Atesina e che il tunnel del Brennero impiegherà 15 anni a diventare realtà. “A Bolzano – ha ricordato Lorenzini – il tasso di malattie dovute all’inquinamento è aumentato, nel frattempo quindi dobbiamo continuare a morire di tumori? è stata la sua retorica domanda conclusiva.

Foto, treno Sad sulla Merano Malles

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