“I farmaci, come gli altri rifiuti, vengono bruciati a temperature altissime e la combustione controllata scompone i principi attivi. I farmaci non provocano affatto emissioni pericolose. Ciò nonostante i cittadini devono consegnare i farmaci scaduti presso le farmacie o gli appositi punti di raccolta perché vengano poi portati, seguendo una apposita procedura di conferimento, in inceneritori dedicati” La precisazione viene da Stefano Fattor, presidente della società Eco Center che gestisce il termovalorizzatore di Bolzano sud. Fattor risponde ai dubbi sollevati da alcuni cittadini dopo che le forze dell’ordine avevano distrutto nell’inceneritore di Bolzano 400 mila confezioni di anabolizzanti che erano stati sequestrati dai Nas di Trento. Si trattava del carico trasferito mercoledì 6 dicembre all’inceneritore di Bolzano dal Nucleo antisofisticazione di Trento, guidato dal maggiore Davide Perasso, per essere distrutto. Si trattava di prodotti provenienti dalla Moldavia e dalla Romania che, secondo l’indagine condotta dai Carabinieri e coordinata dal sostituto procuratore del Dda di Trento, risultavano confezionati attraverso l’uso di medicinali scaduti. I prodotti erano destinati allo smercio in Italia e in tutta Europa attraverso la vendita online e che in alcune occasioni finivano anche sugli scaffali delle farmacie.
Foto, inceneritore di Bolzano sud
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