Bolzano. Elezioni, divergenze Pd Svp, i democratici premono per due italiani in Bassa Atesina

Huber esordisce nelle trattativa politica.
Primo incontro del neo segretario Pd Alessandro Huber con l’Obmann Svp Philipp Achammer. “Abbiamo deciso di lavorare insieme per arrivare a candidature comuni nei collegi – Camera e Senato- della Bassa Atesina—commenta Huber al termine dell’incontro, osservando però che sulla questione “bolckfrei” annunciata dalla Svp la divergenza è sostanziale. “Noi siamo convinti che serva un accordo nazionale e non solo regionale”, insiste Huber.
I due partiti nomineranno un propria delegazione e la settimana prossima inizierà la trattativa per decidere programmi e candidati. Circa i nomi emerge l’ipotesi di candidare Gianclaudio Bressa al Senato al posto di Francesco Palermo che invece si sposterebbe alla Camera. L’idea è gradita alla Svp, che non ha alcun dubbio sulla affidabilità politica di Bressa, ma gli elettori di lingua tedesca potrebbero non gradire di votare un italiano. Il contesto rispetto alle elezioni di cinque anni fa è cambiato, perché il premio di maggioranza grazie al quale la Svp aveva eletto due deputato ora non c’è più e quindi “consegnarsi” agli italiani è tutt’altro che saggio considerando che il centrodestra appare favorito. D’altra parte anche gli alleati Pd hanno le loro buoni ragioni dopo aver offerto tutta la loro disponibilità ai desiderata della Svp. Insomma, Achammer è in difficoltà, dopo l’annuncio “blockfrei”e il partito stesso è diviso in due. Kompatscher e il senatore Karl Zeller assecondano l’alleanza con il Pd, in considerazione dei risultati raggiunti, mentre l’ala dei commercianti vedrebbe di buon occhio la scelta blockfrei che lascerebbe le mani libere ad accordi inediti con il centrodestra. Gli incontri al tavolo della trattativa delle prossime settimane riveleranno quale dei due esiti si imporrà, o se addirittura emergeranno altre possibili sortite.