«Più oltre e più in là», un tema catalizzante per la conferenza con don Paul Renner

Che l’incontro sarebbe stato stimolante era fuor di dubbio, già solo per la levatura del protagonista – il noto teologo, docente, scrittore, giornalista pubblicista e molto altro, don Paul Renner – e per la particolarità dell’argomento: l’Oltre e dintorni. Pur tuttavia la conferenza programmata nei giorni scorsi presso la Casa delle Associazioni di San Giacomo di Laives, per organizzazione del Centro culturale S. Giacomo e di Upad, poteva apparire sulla carta una proposta relativamente di nicchia.
E invece la sfera tematica si è rivelata catalizzante.
Saletta pienissima (e una parte di pubblico purtroppo non riuscita ad accedervi), attenzione priva di cali dal primo all’ultimo istante e numerosi feedback di apprezzamento a posteriori, hanno dimostrato la validità di questa iniziativa fuori dal comune.
A fungere da filo conduttore del discorso che si è sviluppato, il libro «Più oltre e più in là» firmato da don Renner (con, in più, un capitolo a cura di padre Peter Gruber) ed edito da Praxis / Bolzano. Una pubblicazione nella quale il teologo ha fatto fluire i suoi ragionamenti sull’Aldilà, intrecciandoli con esperienze apprese di prima mano e altre vissute di persona, o comunque riferite alla propria cerchia parentale.
Tanti e di peso gli aspetti affrontati: l’inferno e chi pare esservi destinato, la clemenza del supremo in talune condizioni, il purgatorio come momento di purificazione ma anche come luogo dove l’estinto può rimanere temporaneamente imbrigliato per altre ragioni, l’attendibilità dei messaggi dall’aldilà, gli spiriti che con le loro visite indubbiamente turbano ma sono innocui, sensitivi veri e ciarlatani che badano solo al tornaconto, dimensione materiale dell’uomo che si estingue con la morte, a differenza dell’essenza che solo si trasforma… eccetera eccetera.
E ancora la intensa parte riservata nel libro a ciò che precede l’Oltre, parimenti ripercorsa: con consigli utili ad “accompagnare” nel modo più dolce chi si approssima al passaggio, sul come relazionarsi alle famiglie dei morenti, ma anche con una presa di posizione netta contro l’accanimento terapeutico.
Da religioso fuori dagli schemi, don Renner non ha mancato di fare anche sorridere, qui e là, con le sue perle d’ironia, alcune delle quali stimolate dalla moderatrice della serata Mara Da Roit, che ha anche dato voce a pagine del libro – dal contenuto ora toccante, ora vagamente inquietante, ora più etereo e rassicurante.
Una serata riuscita, che ha visto la platea manifestamente conquistata dal relatore. E c’è da scommetterci che più d’uno, fra i presenti, i vari spunti di riflessione lanciati da don Renner li ha poi rielaborati con calma fra sé e sé.

In foto: Mara da Roit e Don Paul Renner/c-MAGI

 

 

 

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