Merano. Inaugurata la retrospettiva dell’artista meranese Hugo Bergamini

Calabrese: “i lavori di Bergamini trasmettono segnali complessi e talvolta allarmanti, sintomatici di stati d’animo ambigui”

La sera di sabato, 25 novembre è stata inaugurata presso la Galleria d’arte Sudtirolese in Via Salita alla Chiesa 5 a Maia Alta, la retrospettiva dell’artista meranese Hugo Bergamini. Molti appassionati d’arte e artisti hanno colto l’occasione per festeggiare assieme alla famiglia dell’artista scomparso nel 2015 l’importante rassegna. Tra gli ospiti anche il sindaco della città del Passirio Paul Rösch, da anni amico della famiglia Bergamini, che con affetto ha ricordato il suo legame all’arte di questo personaggio meranese. Il pittore, nonché giornalista Claudio Calabrese ha introdotto la mostra con un breve ed incisiva relazione sull’opera dell’artista. Bergamini ha prodotto innumerevoli opere esposte nei maggiori centri d’Italia, ma anche all’estero riscuotendo sempre grande successo sia di critica, che da parte degli appassionati d’arte. Molte sue opere sono conservate in importanti collezioni private e pubbliche. È stato accademico di Merito dell’Accademia “I 500” di Roma, membro onorario della Free World International Acadamy of Dearboarn nel Michigan, è stato dottore honoris causa per psicofisica della Accademia Teodoriana di Roma ed è stato insignito di importanti premi, tra cui “Il Tetradramma d’Oro”. L’Unione della Legion d’Oro gli ha conferito la Medaglia dell’operosità nell’arte. Nonostante questi prestigiosi riconoscimenti a Merano il nome Bergamini non è sufficientemente conosciuto, ha sottolineato Calabrese ringraziando il gallerista Ewald Steinkeller per averlo voluto ricordare con una retrospettiva che mostri la multiforme personalità dell’artista. È anche un’occasione in più per concludere i festeggiamenti dei 700 anni di Merano, considerando quanto ha fatto questo nostro concittadino, evidenzia Calabrese, ponendo l’accento sul fatto che Bergamini con i suoi colori imponenti e le sue immagini apparentemente semplificate continua a lanciarci segnali complessi e talvolta allarmanti, sintomatici di stati d’animo ambigui. Non si tratta di un’arte volta a riprodurre la realtà in modo meccanico, ma al disvelamento di verità occulte non immediatamente percepibili. Un artista le cui opere continuano a rispondere ai canoni artistici del tempo, a prescindere da eventuali mutamenti sociali e gusti del momento, rileva ancora Calabrese.

La mostra resterà aperta al pubblico fino al 6 gennaio 2018 dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00.

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