Dal 7 al 15 ottobre si svolge in tutta la Regione Trentino Alto Adige la “Settimana dell‘accoglienza”. Oltre 100 eventi in 40 luoghi invitano a fare comunità, incontro e scambio. La Federazione per il Sociale e la Sanità sostiene questa iniziativa in Alto Adige.
È già il terzo anno che a inizio ottobre si svolge la “Settimana dell‘accoglienza” in Alto Adige e in Trentino. Si tratta di una delle poche iniziative che vede coinvolto tutto il territorio regionale. Tutta una serie di attività ed eventi dal 7 al 17 ottobre attorno al tema di quest’anno “Dalla comunità alla comune umanità” per rendere i luoghi comunità nella consapevolezza della comune umanità che tutti unisce. Soprattutto contribuirà ad aprire occasioni di incontro e scambio: accoglienza significa mettere in comune quel pezzo unico e irripetibile di umanità che è in ciascuno, rendere migliore la nostra vita mentre rendiamo migliore la vita degli altri.
A creare e promuovere la “Settimana dell‘accoglienza” è il CNCA – Coordinamento nazionale comunità di accoglienza. In Alto Adige la Federazione per il Sociale e la Sanità sostiene questa valida serie di iniziative. “Siamo riusciti anche quest’anno a organizzare un evento globale contraddistinto da iniziative di uno o più giorni, ricche di input sociali e culturali. Questo è possibile solo se molte persone ci credono”, dice Vincenzo Passerini, presidente del CNCA.
Infatti quest’anno sono veramente tante le organizzazioni pubbliche e private, associazioni e cooperative sociali, che partecipano. Sono tutte organizzazioni che accolgono persone in difficili situazioni di vita e che dell’accoglienza fanno quotidianamente la loro pratica concreta. In questo contribuiscono in modo fondamentale a consolidare una società accogliente e rispettosa della vita.
Nella “Settimana dell‘accoglienza” sono oltre 100 gli eventi in programma, dalla festa di quartiere a proiezioni, spettacoli teatrali e convegni. Obiettivo comune è di promuovere il contatto tra le persone, costruire nuove comunità. È l’incontro al centro delle azioni: l’incontro tra vicini di casa, con i bambini, con le persone anziane, con le famiglie, con le persone senza tetto, con persone migranti. Perché nonostante tutte le differenze c’è molto che le persone hanno in comune e che le avvicina.
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