Grande tensione e con questa arriva il primo attacco violento collegato allo svolgimento del referendum sull’indipendenza in Catalogna. Quattro persone sono rimaste lievemente ferite venerdì sera – 29 settembre -dopo che una persona ha sparato con una carabina ad aria compressa contro l’ingresso di una scuola di Manlleu, nella contea di Osona, dove è stato allestito un seggio. Tra i feriti, colpiti al petto, al collo e alla spalla, c’erano tre membri del Comitato locale di Difesa del referendum che hanno poi presentato denuncia. Portati in un pronto soccorso, secondo La Vanguardia, nessuno di loro ha avuto bisogno di cure mediche. L’attacco si è svolto in due fasi. Dopo i primi spari sono state ferite tre persone, poi alcuni minuti dopo sono partiti altri colpi che hanno ferito una quarta persona tra la folla che era accorsa sul posto. L’autore, che avrebbe sparato da un edificio situato di fronte al seggio, non è stato identificato.
Il tribunale spagnolo ha bloccato il voto via web. Manifestanti hanno occupato 163 scuole e la polizia ha messo i sigilli a 1300 scuole.
Il presidente del Parlamento europeo Tajani: «Referendum inaccettabile».
In foto, il premier spagnolo Mariano Rajoy
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