Bolzano. Tutti a scuola, per le vaccinazioni c’è tutto il tempo

90 mila lettere inviate, in regola due terzi dei ragazzi, ma tutti saranno ammessi a scuola. Sessantamila bimbi e ragazzi sono in regola, per trentamila mancano vaccinazioni contro morbillo, o parotite, o rosolia. Comunque “Niente panico, c’è tutto il tempo per mettersi in regola: l’anno scolastico 2017-2018 sarà di transizione: per ora nessuno verrà escluso da asili nido, Tagesmutter, Kita o scuole materne”. Questo l’appello lanciato dal direttore generale  Thomas Schael della Azienda sanitaria locale dell’Alto Adige riguardo agli obblighi vaccinali introdotti a livello nazionale. Nei giorni scorsi da parte dell’Asl altoatesina sono state spedite 90 mila lettere ai genitori di altrettanti bimbi e ragazzi da 0 a 16 anni. Per 60 mila c’è la conferma: I genitori possono presentare all’atto dell’iscrizione a scuola la lettera che ha  valore documentale del fatto che il ragazzo è in regola. Per altri 30 mila le cose stanno diversamente. Nella lettera si citano le vaccinazioni da fare. Dopo questa missiva, fra due mesi ne arriverà una seconda con la convocazione per la vaccinazione. Poi, dopo due mesi, chi non si adegua dovrà presentarsi a un colloquio vaccinale. Se lo si eluderà, dopo un paio di mesi arriverà la sanzione. Ma permarrà comunque l’obbligo di vaccinarsi. Pena l’esclusione, dal 2018/19, da nidi e materne, da 0 a 6 anni.
A livello nazionale la confusione regna sovrana, anche perché il ministero ha lasciato alle regioni larghi spazi di autonomia. In Alto Adige l’Asl ha tentato di correre ai ripari con l’invio alle famiglie delle 90 mila lettere. L’attuale riduzione delle coperture vaccinali, spiegano gli esperti dell’Asl, ha provocato la recrudescenza di alcune malattie. Ciò potrebbe portare al ritorno di patologie ormai assenti dal nostro Paese, come la polio o la difterite, ma non ancora debellate dal resto del mondo. La sicurezza dei vaccini è documentata da milioni di dosi somministrate, dalla costante attività di sorveglianza dei possibili eventi avversi e dagli studi di sicurezza che vengono effettuati sia prima dell’autorizzazione che dopo l’immissione in commercio di ogni vaccino. Gli effetti collaterali gravi da vaccino hanno una frequenza estremamente più bassa di quelli delle malattie da cui proteggono.

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