Praso (TN) – MINI PRASS BAND, piccolo miracolo del M° Stefano Bordiga

Di Marvi Zanoni    

Le Bande Giovanili (o Bandine) nascono come espressione delle Scuole Musicali delle Bande. Ne fanno parte gli allievi dei corsi propedeutici, i quali, appresi i concetti base dell’alfabetizzazione musicale e fatta la necessaria pratica di musica d’insieme, entrano nell’organico della Banda degli adulti. Di solito le Bande Giovanili accolgono adolescenti tra i 12 e i 16 anni.
Un’eccezione alla regola viene da Praso, dove da qualche anno è attiva e vivace la PRASS BAND: una banda composta da una trentina di bambini tra i 3 e i 12 anni!

Chiunque abbia a che fare con i bambini, conosce la difficoltà di tenerli fermi e concentrati sulla stessa attività per più di quindici/venti minuti. Eppure i componenti della Prass Band riescono non solo a preparare un repertorio ricco e vario, ma anche a proporlo in concerti della durata di un’ora!

Il merito va tutto alla sensibilità psicologica e all’attitudine pedagogica del loro fondatore e direttore, M° Stefano Bordiga.

“Come le è venuta l’idea e com’è riuscito a raggiungere questo straordinario successo?”- chiedo al Maestro.

Nella Valle del Chiese sono attive parecchie Bande, tutte molto attive e di qualità.  Qualcuna è composta da bandisti provenienti da diversi paesi, come l’ottima Fanfara Alpina (una delle sei del Trentino). Qualche anno fa, dopo un concerto, – racconta il M° Bordiga – mi si è avvicinato un bambino di quattro o cinque anni, per chiedermi di farlo suonare nella banda. Gli ho risposto di sì e, proprio in quel momento, ho deciso che avrei fondato una piccola banda di bambini. Mi sono messo al lavoro per preparare un metodo di approccio e un repertorio adatti a bambini così giovani e ancora da alfabetizzare; ho cominciato a raccogliere materiale appropriato, a trascrivere e a facilitare le parti; poi, divulgata la voce in paese, in breve sono riuscito a radunare un bel gruppetto di bambini (ora sono una trentina). Alternando il gioco con il lavoro, sono riuscito a far partire la mia Prass Band”.

“Da dove viene il nome e quando si è accorto di poterla proporre in pubblico?”

“Il nome nasce da un gioco di parole e di assonanze: Prass da “Praso”, il nome del paese in dialetto, e da “Brass”, la classica band di strumenti a fiato – spiega Stefano Bordiga. – Il mio progetto ha incontrato subito un riscontro quasi inaspettato, innanzitutto nella partecipazione consapevole ed entusiasta dei miei piccoli favolosi bandisti. La voce di questa nuova realtà si è diffusa velocemente e, per soddisfare sia i miei giovanissimi strumentisti che i molti che chiedevano di poterli ascoltare, ho cominciato ad accettare proposte di concerto in paese e, in trasferta, in tutto il Trentino”.

Un’interessante esibizione sperimentale è stato il Concerto delle Campane del 1 luglio 2017, per la Sagra Patronale dei Santi Pietro e Paolo di Praso. In questo concerto la mini Prass Band del M° Stefano Bordiga ha accompagnato le melodie suonate da Anna Nicolini con le cinque campane della cella campanaria della chiesa. Le difficoltà logistiche erano importanti (prima tra tutte, la distanza tra il complesso sistemato nella piazza e le campane appese in cima al campanile), ma il risultato davvero spettacolare ha riscosso scroscianti applausi. La tradizione del “campanò” (ancora molto viva nelle Valli del Chiese e nel Bresciano) è stata così non solo rispettata, ma forse anche ulteriormente vivacizzata con l’aggiunta di questa straordinaria novità.

Sappiamo quanto sia antico il rapporto dell’uomo con il suono, in che modo la musica tocchi ogni ambito della vita del bambino (affettivo, relazionale, motorio, fonetico, cognitivo) e quanto sia importante avvicinarsi alla musica precocemente, affinché il linguaggio musicale possa diventare un canale comunicativo, espressivo e creativo.

Eppure, in Italia, la scuola dell’obbligo spesso sottovaluta l’importanza dell’educazione all’ascolto, intesa non tanto come capacità di distinguere i rapporti dinamici tra i suoni, quanto come attitudine a sviluppare concentrazione e sensibilità, a percepire e capire gli stimoli che riceviamo dagli altri. È quest’attitudine, infatti, che può stimolare i bambini e i ragazzi a prendere coscienza delle proprie emozioni, a “guardarsi dentro”, a sviluppare l’empatia nei confronti degli altri: ossia la comprensione, la condivisione, la compassione, che sono “strumenti” indispensabili per una convivenza non solo civile, ma soprattutto ricca e improntata al rispetto dell’altro.

Ecco perché la mini PRASS BAND mi ha commossa e conquistata.

Grazie, M° Stefano Bordiga, di questo piccolo grande miracolo!

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