Durante uno dei colloqui estivi dell’Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi con i rappresentanti della politica agricola è stato trattato un tema particolare: Quale contributo possono avere le piccole aziende agricole a gestione familiare per lo sviluppo dell’agricoltura in Sudtirolo?
Non sarà facile: le porte delle stalle rischiano di chiudere per sempre. Troppe condizioni e troppa burocrazia, poco apprezzamento per il lavoro dei contadini, poca svolta in materia di politica agricola a partire da 2020, una bassa protezione pensionistica. Durante i colloqui estivi del consiglio provinciale delle contadine a Varna con l’assessore provinciale all’agricoltura Arnold Schuler e i consiglieri provinciali Maria Kuenzer, Albert Wurzer e Sepp Noggler le contadine hanno affrontato i temi del futuro riguardanti l’agricoltura in Sudtirol.
L’assessore Arnold Schuler dice: “Purtroppo a livello europeo non è stato ancora stabilito un programma di sostegno a partire dal 2020. Le negoziazioni non sono facili. Speriamo però di puntare con le nostre piccole aziende agricole a gestione familiare”. Presidente dell’Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi Hiltraud Erschbamer richiede in modo chiaro:” Le contadine hanno bisogno di un particolare sostegno, perché sono loro a determinare se le aree rurali saranno considerate un habitat anche in futuro”. Un tema chiave in questo contesto è stata la protezione pensionistica.
“Devono essere create le giuste condizioni, in forma di un’assicurazione, per garantire alle contadine che lavorano a tempo pieno di non cadere nella povertà in età avanzata. La contadina distrettuale Anna Jocher ha detto: “Purtroppo, non tutti i gruppi sociali conoscono il vero valore dell’agricoltura in Sudtirolo. Prati ben curati, pascoli coltivati e un bellissimo paesaggio sono spesso dati per scontati”. Un grande contributo dei contadini nel processo della creazione dell’immagine della regione non è un dato di fatto.
L’agricoltura sociale è stato anche un tema dei discorsi estivi. “Sono le contadine a dare un importante contributo alla società, garantendo la sopravvivenza delle aziende agricole”, ha detto il consigliere provinciale Maria Kuenzer. I consiglieri Wurzer e Noggler hanno riferito, tra l’altro, su un nuovo progetto scolastico nelle scuole superiori durante il quale i studenti sviluppano le competenze gestionali. “Sono le competenze necessarie per tutta la vita che possono essere utilizzate in diversi contesti, a casa oppure durante lo studio.”
Le voci piuttosto critiche provenivano dalle contadine sul tema dei orsi e dei lupi. “Come posso spiegare alle pecore o alle api come dovrebbero comportarsi quando incontrano un orso?”, ha chiesto contadina distrettuale Waltraud Ladurner.
Il presidente dell’Associazione Hiltraud Erschbamer ha ringraziato i rappresentanti della politica per una buona cooperazione, sottolineando quanto sia importante lavorare insieme sulle soluzioni e visioni future. Infine, la Erschbamer ha dato risalto ad un importante contributo delle contadine nello sviluppo regionale aggiungendo: “Il migliore modo per perdere le cose è darle per scontate. Dobbiamo apprezzare e incoraggiare le nostre famiglie contadine”.
In foto: il consiglio provinciale delle contadine con l’assessore all’agricoltura Arnold Schuler e i consiglieri provinciali Maria Kuenzer, Albert Wurzer e Sepp Noggler.
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