Bolzano. La Giunta provinciale approva un pacchetto di misure per affrontare la crescente complessità nelle scuole dell’infanzia in lingua tedesca

Nella seduta di martedì 25 luglio la Giunta provinciale di Bolzano si è occupata della complessa situazione che si risconta nelle scuole dell’infanzia di lingua tedesca di Bolzano, Merano e Laives, collegata anche alla presenza di bambini non di madrelingua. È stata approvata la proposta presentata dall’assessore Philipp Achammer, un pacchetto di cinque misure che prevede diversi livelli di intervento che potranno essere applicati dall’anno scolastico 2018/19. In particolare sarà rafforzata l’attività di consulenza e orientamento a favore delle famiglie in vista dell’iscrizione, per aiutarle nella scelta del percorso più adatto. Fermo restando, come ha ricordato Achammer, la libertà di scelta, senza alcun principio di esclusione. Tutte le famiglie con figli in età di scuola dell’infanzia saranno invitate a inizio dicembre dell’anno precedente all’iscrizione alla Giornata delle porte aperte nelle scuole materne. Ai genitori che non parlano la lingua della scuola dell’infanzia di riferimento, saranno illustrate le richieste alle famiglie nella fase di accompagnamento dei bambini: “Va ricordato loro che l’accompagnamento linguistico è un obbligo anche per le famiglie, e non deve essere delegato alla sola scuola”, ha aggiunto l’assessore. Alle famiglie sarà inoltre ricordato che ai bambini non di madrelingua potrà essere assegnato un istituto del loro bacino cittadino o bacino di utenza, ma non necessariamente il più vicino, per garantire una distribuzione equilibrata. Nei casi di situazioni linguistiche più complesse sarà possibile ridurre la consistenza delle classi nelle scuole materne di Bolzano, Merano e Laives, portando i gruppi a 18-22 bambini rispetto ai 25 degli standard attuali. Questa riduzione comporterà un aumento del fabbisogno di personale a carico dell’Amministrazione provinciale, mentre le Amministrazioni comunali dovranno garantire gli spazi logistici aggiuntivi e necessari. Inoltre, nella formazione dei gruppi sarà accentuata l’attenzione nel valutare le competenze linguistiche già presenti nel bambino. Saranno coinvolti anche i centri linguistici nella manifestazione informativa e nella fase di consulenza alle famiglie e inoltre le famiglie saranno informate sulle varie opportunità di sostegno che si impegneranno, all’atto dell’iscrizione, ad usufruire di queste offerte. “Nell’attuazione di queste misure puntiamo sulla buona cooperazione con i Comuni”, ha concluso Achammer osservando che la complessità riscontrata non è riconducibile esclusivamente alla situazione linguistica.

Foto/c-Ufficio Stampa Prov. di Bolzano 

 

 

 

 

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