“Patrimonio Comune”, Merano aderisce al progetto dell’ANCI

Merano è il primo Comune dell’Alto Adige ad aver aderito al progetto dell’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani, denominato “Patrimonio Comune”. L’obiettivo è quello di sviluppare e diffondere la cultura della valorizzazione e della gestione attiva del patrimonio di proprietà dei Comuni italiani, supportando e collaborando con tutti i soggetti, sia pubblici che privati.

“Oggi più che mai, anche alla luce delle nuove disposizioni di finanza locale che rendono molto più complesso il finanziamento delle opere pubbliche, occorre invertire la rotta, passando dalla connotazione sociale e pubblicistica del patrimonio immobiliare pubblico a quella economico-produttiva”, spiega l’assessore all’innovazione e al fundraising Diego Zanella.

“L’evoluzione normativa degli ultimi anni – prosegue Zanella – ha comportato una diversa valutazione del ruolo della gestione patrimoniale dei beni immobili. Questi ultimi, infatti, non rappresentano più per gli enti solo un bene statico da conservare ma sono una potenziale fonte di entrata e pertanto possono e devono essere strumento dinamico da utilizzare per il migliore perseguimento delle finalità pubbliche. Il Comune di Merano ha riconosciuto come centrale il ruolo del patrimonio pubblico quale valore essenziale per lo sviluppo economico e ha inteso procedere al pieno e soddisfacente utilizzo dei beni pubblici avvalendosi di FPC, Fondazione Patrimonio Comune. L’ente fornirà un’attività di supporto in relazione alle attività di censimento, analisi del portafoglio immobiliare e attuazione delle scelte strategiche in materia di valorizzazione del patrimonio. Gli strumenti che lo Stato e un dialogo trasparente e virtuoso con i privati mettono a disposizione di un Comune sono tanti: bisogna però avere voglia di informarsi e di innovare. Due caratteristiche che questa amministrazione dimostra continuamente”.

“Con questo spirito – conclude Zanella – assieme all’Anci, che fornisce tutte le garanzie di un partner istituzionale, inizieremo a valutare – al pari di altri importanti Comuni quali Vicenza, Bologna, Lecce, le potenzialità esistenti per tracciare un piano di riqualificazione di diverse zone del territorio comunale aprendoci a ragionamenti con enti pubblici e privati che da soli, a livello locale, non saremo in grado di condurre e che renderebbero possibile un’accelerazione degli investimenti su tutti temi sensibili della città, dai poli scolastici alle strutture sportive passando per le strutture con finalità sociale”.

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