Bolzano. Terzo Statuto, no a Commissariato e Regione, italiani molto critici

La sintesi elaborata dai giuristi della Convenzione esprime tutti i temi cari alla destra pantirolese. Elusi i rapporti interni alla Provincia.

Il testo è una “bella copia “di tutti i cavalli di battaglia delle destre pantirolesi. Evitato il termine “secessione” ma in sostanza lardo consenso alla “autonomia integrale”. In primo piano sempre il rifiuto dei collegamenti con lo Stato italiano, dal Commissariato del Governo alla Regione e i costanti richiami alla Heimat austriaca. Di seguito,  punto per punto i reiterati capisaldi delle posizioni più intransigenti dal mantenimento della proporzionale all’articolo 19 sulla scuola, ai quattro anni di residenza per il diritto di voto. La relazione, firmata dai tre giuristi della Convenzione, Ester Happacher, Renate Guggenber e Roberto Toniatti, è stata ricevuta dai componenti della Convenzione in vista della discussione conclusiva. Dalle reazioni di Riccardo Dello Sbarba (Verdi) a Roberto Bizzo (PD), a Claudio Corrarati (Cna) traspaiono dissensi consistenti, e si preannuncia una relazione di minoranza da parte di Riccardo Dello Sbarba.

Il disappunto di fondo consiste nel fatto che la relazione sui lavori della Convenzione si incentrano quasi esclusivamente sui rapporti tra Stato e Provincia e non anche sui rapporti interni alla Provincia. Nemmeno si fa cenno nella relazione al fatto che le regole attuali non sono gradite a tutti, quasi ci fosse una unanimità sulle opinioni espresse dalla Svp. Mette le mani avanti l’ex presidente della Provincia Luis Durnwalder, che un importante ruolo ha avuto all’interno della Convenzione. “Ci sarà sempre qualcuno in disaccordo, sono tutte vecchie richieste che è giusto fare, altrimenti a Roma penseranno che ce ne siamo dimenticati”, commenta l’ex governatore. Abile commento, questo, perché in realtà non si tratta solamente di “vecchie” richieste.

Si ribadisce che “alla Provincia spetta l’esclusiva potestà in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata allo Stato, rovesciando in pratica i rapporti attuali. Le norme di attuazione, che attualmente fissano le competenze  locali, dovrebbero invece fissare quelle di competenza statale. Quindi si va dalla protezione dell’ambiente, al governo de territorio, all’emittenza radio televisiva, trasporti e comunicazione, scuola, università, commercio con l’estero, miniere, caccia e pesca, acque pubbliche,turismo, agricoltura, finanze , scuola, università , tutela della salute, e altre ancora.

Foto, da sin. Arno Kompatscher e Luis Durnwalder, l’attuale e l’ex governatore

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