Caramaschi, occorre fissare con Prefetto e Questore un piano per la sicurezza
Non chiaro ancora come sia da applicare il ”Daspo urbano”, il provvedimento recentemente disposto dal ministro dell’Interno Minniti per arginare la microcriminalità. Nato originariamente per arginare le manifestazioni violente soprattutto nei campi sportivi, è stato poi esteso senza però fissarne le linee guida. Il sindaco di Bolzano è perplesso, e si chiede se abbia senso installare recinzioni per evitare l’accesso a persone ritenute pericolose per la sicurezza in determinati siti sensibili della città. Il provvedimento potrebbe semplicemente spostare il problema, ma non risolverlo.
Renzo Caramaschi ritiene opportuno proseguire nella strategia che già con il prefetto Elisabetta Margiacchi, alla quale è subentratoda qualche settimana Vito Cusumano, era stata individuata. Serve un piano organico per la sicurezza da concordare, oltre che con il “nuovo” prefetto, con il questore così da stabilire sinergie e collaborazione tra l’amministrazione comunale e le istituzioni pubbliche. Intanto il sindaco pensa di potenziare numero e mansioni della Polizia urbana. “La società è cambiata – dice Caramaschi – di fronte al permissivismo dilagante servono regole precise che vengano rispettate da tutti. Le mansioni dei vigili urbani dovranno adeguarsi per rendere effettivo il controllo della città.”
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