Bolzano. Ex Voucher, abolirli no, ma modificarli radicalmente

No a preclusione dogmatiche, secondo la Uil di Bolzano.
l seguito alla “manovrina” economica e al  relativo art. 54-bis, è stato introdotto lo strumento sostitutivo dei Voucher, denominato “PrestO”. Prende posizione il segretario generale della Uil Sgk Toni Serafini,  osservando che il nuovo provvedimento ben lungi dall’essere perfetto, rispetto al vecchio istituto apporta alcune modifiche più che necessarie. “Si distingue per tutta una serie di caratteristiche – scrive in una nota Serafini – che andranno valutate con serietà, coraggio e tenacia, ma senza preclusioni dogmatiche. Il dato più positivo è certamente il tetto massimo annuo di 5.000,00 Euro, erogabile da parte dell’azienda, sotto i cinque dipendenti, mentre il secondo dato positivo nell’uso dei PrestO -, assieme alla esclusione totale del settore edile e affini – consiste nello stabilire due sistemi diversi, uno per le famiglie e uno per le aziende. Serafini fa presente che sia la UIL nazionale che la UIL-SGK locale hanno sempre avuto sul tema del “lavoro accessorio”, Voucher, un approccio lucido e pragmatico, orientato alla sostanza, più che ad un approccio ideologico. “L’occupazione precaria esiste, in Alto Adige come dappertutto, e questa può piacere o meno, va monitorata e gestita adeguatamente con i giusti strumenti senza infilare la testa sotto la sabbia, perché l’alternativa può essere solo il cosiddetto lavoro nero”. Dall’avvento dei controversi Voucher, come UIL Nazionale e UIL-SGK Alto Adige, ha da subito denunciato le tante criticità del “buono lavoro”, ma sempre con la consapevolezza che rinunciare in toto agli strumenti in grado di aderire a certe prestazioni lavorative non porta da nessuna parte se non verso l’irregolarità. Conclude auspicando il “PrestO” sia migliorato, tuttavia per la UIL-SGK  sicuramente è stato compiuto “un passo avanti.”I

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