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“Tragedie sul lavoro, non siamo sempre colpevoli”2 min read

17 Maggio 2017 2 min read

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“Tragedie sul lavoro, non siamo sempre colpevoli”2 min read

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Corrarati: “Datori di lavoro e lavoratori sono spesso nel mirino, si dimenticano le responsabilità del committente che a volte impone tempi di costruzione ridotti”

“Non siamo sempre colpevoli”. Con queste parole Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV, interviene dopo il tragico incidente di ieri nel cantiere della nuova Cantina Bolzano, in cui un lavoratore ha perso la vita.

“L’ultima tragedia in un cantiere edile – prosegue Corrarati – riapre per l’ennesima volta la disputa su colpevoli e danneggiati, sulla necessità di maggiori o minori controlli. Si ripete l’analisi fatta più volte, ma di concreto c’è che un lavoratore non tornerà mai più a casa. Una tragedia che, deve essere ben chiaro, colpisce tutti, indistintamente dai ruoli”.

Secondo il presidente della CNA-SHV, ci si ferma ancora ad analizzare comportamenti e azioni di datore di lavoro e lavoratore, dando per scontato che l’evento tragico debba ascriversi alla condotta di uno o entrambi i soggetti. “Questo orientamento interpretativo, senza dubbio in linea con la natura e la funzione delle disposizioni prevenzionistiche, merita però una riflessione più accurata”.

Il sistema della normativa antinfortunistica – argomenta Corrarati – si è lentamente trasformato da un modello iperprotettivo, interamente incentrato sulla figura del datore di lavoro che, in quanto soggetto garante, è investito di un obbligo di vigilanza assoluta sui lavoratori (non soltanto fornendo i dispositivi di sicurezza idonei, ma controllando che di questi i lavoratori facessero un corretto uso, anche imponendosi contro la loro volontà), ad un modello “collaborativo”, in cui gli obblighi sono ripartiti tra più soggetti, compresi i lavoratori.

“Non possiamo più lasciare questi due soggetti da soli a lottare per difendere le proprie ragioni – avverte il presidente degli artigiani CNA-SHV -. Oggi ci sono committenti che dimenticano come sia necessario dare giusti tempi e oneri per realizzare un’opera. Il tema centrale in ogni convegno ed in ogni corso è il tempo. Bisogna depotenziare la considerazione che datori di lavoro seri e controlli sempre più presenti siano l’unica ricetta per eliminare gli infortuni. È necessaria una cultura del rispetto da parte di tutti, comprese le committenze pubbliche e private, che attendono mesi o anni per ricevere concessioni e poi recuperano il tempo perso scaricando su imprese e lavoratori con un piano di lavoro che ha dell’impossibile”.

Qualcuno dice che le ditte dovrebbero rinunciare a certi lavori, ma le imprese rispondono che non vogliono lasciare a casa la cosa più importante dell’azienda, cioè i lavoratori stessi.

“Non lasciateci da soli a litigare, cari committenti – conclude Corrarati – sappiate analizzare bene risorse e tempi prima di affidare un lavoro alle nostre ditte, ricordandovi che la sicurezza va progettata, riconosciuta e costruita insieme”.

In foto: Claudio Corrarati, presidente di CNA-SHV