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La Giornata mondiale della fibromialgia: l’Associazione Reuma Alto Adige si rivolge alla collettività

9 Maggio 2017

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La Giornata mondiale della fibromialgia: l’Associazione Reuma Alto Adige si rivolge alla collettività

Nell’ambito della Giornata mondiale della fibromialgia, che si terrà il 12 maggio, l’Associazione Reuma Alto Adige, con i suoi numerosi soci, si rivolge alla collettività. L’obiettivo è sfruttare questa occasione per attirare l’attenzione di tutti, in Alto Adige, su questa malattia che comporta sofferenze quotidiane e croniche. Nei paesi industrializzati, la patologia „invisibile“ colpisce tra l’1 ed il 3% della popolazione con dolori continui, tensioni muscolari costanti, dolore alle braccia, alle gambe e alla schiena. Grande è la pressione cui le persone colpite sono sottoposte, dato che in media trascorrono ben 8 anni prima della diagnosi definitiva. I malati convivono con una vera e propria “spada di Damocle” e spesso vengono inviati da un medico ad un altro, considerati talora anche malati immaginari visto che non ci sono riscontri concreti basati sulle comuni analisi mediche. I pazienti soffrono moltissimo a causa di questa incomprensione da parte di chi li circonda. Molte persone colpite combattono quotidianamente con disturbi del sonno, senso di stanchezza e di fiacchezza e depressione. Spesso succede che le persone colpite da fibromialgia subiscano atteggiamenti di mobbing sul posto di lavoro a causa della mancanza di comprensione e della non conoscenza della malattia da parte dei colleghi. „Per molti pazienti il passo finale della malattia sono l’invalidità, l’abbandono forzato del posto di lavoro e l’isolamento sociale. Proprio in questa sede vogliamo, come Associazione Reuma Alto Adige, porci come interlocutori, offrendo chiarimenti su questa “invisibile” patologia e sensibilizzando tutti in merito alla sua cronicità. Bambini, giovani ed adulti, persone di tutte le fasce d’età sono colpite e soffrono. Se la malattia non si individua nel volto delle persone non significa che il/la paziente stia bene. Soprattutto a livello familiare e sul posto di lavoro è necessaria la comprensione per chi soffre da parte dei datori di lavoro e dei collaboratori. Ci proponiamo per la creazione di un percorso assistenziale che accompagni le persone colpite da fibromialgia, nell’ambito del quale possano essere procurate loro le terapie più adeguate. Il 12 maggio, con inizio alle 14.30 presso la clinica Bonvicini, si terrà una conferenza informativa, alla quale parteciperanno numerosi esperti“.