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Famiglie in campagna: facciamo in modo che ci rimangano2 min read

14 Maggio 2017 2 min read

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Famiglie in campagna: facciamo in modo che ci rimangano2 min read

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Nonostante le difficoltà nella vita quotidiana e l’isolamento molte famiglie contadine rimangono nelle loro aziende agricole. In occasione della Giornata Internazionale della Famiglia, l’Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi mette al centro le famiglie contadine, ponendo un accento particolare ai loro problemi.

Creare le condizioni base è un prerequisito necessario per far rimanere una famiglia al maso, anche se siamo ancora lontani dallo stabilimento di tali condizioni. Attraverso la gestione delle aziende agricole le famiglie contadine coltivano un antico paesaggio culturale e la biodiversità unica. “Il paesaggio altoatesino è dominato dal lavoro delle famiglie contadine”, afferma il presidente dell’Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi Hiltraud Erschbamer. “Niente però dovrebbe essere dato per scontato. In modo che i masi possano essere gestiti in modo sostenibile, bisogna assicurare i quadri politici e finanziari necessari“ richiede la Erschbamer.

Simone e Roland Platzgummer vivono con i loro gemelli Max e Leon e la loro figlia Franziska al maso Wieshof a Silandro di fronte Monte Tramontana. Oltre alla frutta con nocciolo e verdura, la famiglia offre le vacanze al maso. Qui vivono anche tanti animali di cui bisogna prendersi cura. Per la contadina 30enne piace vivere e lavorare al maso in mezzo alla natura: “Lo descriverei come una sorte di libertà. È qualcosa di particolare poter vivere e lavorare su questo angolo bellissimo del nostro pianeta“.

Allo stesso tempo la vita e il lavoro sono legati a tante restrizioni: “Abbiamo bisogno di due macchine, andare in vacanza insieme non capita spesso. La giornata di lavoro è molto lunga, i bambini hanno tanta strada da fare per andare a scuola e quindi bisogna alzarsi presto la mattina”, dice Simone. Per poter vivere ad un maso così distante devono essere create determinate condizioni. Simone sottolinea: “Per una famiglia contadina di alta montagna hai bisogno di un buon trasporto scolastico, delle buone strade, e un solido servizio stradale in inverno.”

Ci vuole anche una connessione internet veloce e costante. Simone lo sa dalla esperienza con i loro ospiti. “Spero che le famiglie che vivono in alta montagna ricevano un supporto migliore dalla parte delle comuni e della regione, anche un supporto del tipo finanziario. Penso in particolare al sistema pensionistico”, dice Simone.

La Erschbamer è sicura di una cosa: “Se vogliamo assicurare un futuro alle famiglie che vivono nelle zone di montagna, dobbiamo offrire loro possibilità di lavorarci e viverci!”

In foto: la Presidente dell’Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi Hiltraud Erschbamer