Nel mirino degli attentatori pare ci sia il progetto di collaborazione avviato con Israele
Attentato incendiario nella scorsa notte nei laboratori della facoltà di scienze dell’Università di Trento, in via Sommarive a Povo.
“Cryptolab ricerca per la guerra“, questa la scritta lasciata dagli attentatori sul muro esterno del laboratorio. Nel mirino degli attentatori, pare ci sia il progetto di collaborazione avviato con Israele dall’Università di Trento, attraverso la Fondazione Bruno Kessler, per la messa a punto di armamenti per la gestione della sicurezza urbana.
Sull’episodio è intervenuto il governatore del Trentino Ugo Rossi. “Vandalismi e attacchi come questi – dice – sono sempre da condannare, ma questa volta lo sdegno è ancora più forte perché colpisce intimamente le legittime speranze di una comunità di poter dare un seppur piccolo contributo per migliorare il mondo attraverso la ricerca. Noi vogliamo dire fin da adesso a studenti e docenti che siamo e continueremo ad essere dalla parte di chi costruisce e non demolisce il futuro”.
Indagini delle forze dell’ordine sono in corso per individuare i responsabili.
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