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Primavera Meranese.

4 Aprile 2017

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Primavera Meranese.

Ci sono sempre tanti motivi per farsi stupire da Merano. Lo sanno per primi coloro che ci vivono, e che non smettono mai di lasciarsi sorprendere. Anche e soprattutto in primavera, la stagione in cui scrollati di dosso i torpori invernali la città fiorisce e dà il meglio di sé. È su questo scenario che, per il terzo anno consecutivo, l’Azienda di Soggiorno assieme al Comune e altri partner, nonché coinvolgendo i paesi di Tirolo, Scena e Naturno, manda in scena la Primavera Meranese.

A piedi, in bici. La manifestazione, che si sviluppa in aprile e maggio (inaugurazione ufficiale venerdì 7 aprile ore 11.30, via Cassa di Risparmio), valorizza lo straordinario patrimonio di cui Madre Natura ha dotato questo territorio. La mano dell’uomo lo celebra e cerca di migliorarne la fruibilità. Cosa significa? Significa tante iniziative, ma anche l’apertura di nuovi luoghi e opportunità dove godere della natura e delle sue proprietà “rigeneranti”. Camminando, sostando, pedalando. La Primavera Meranese è un invito a prendersi del tempo per se stessi, ad alzare gli occhi e a respirare a pieni polmoni per godere delle bellezze di questo straordinario territorio.

Le “figure floreali”. In vari luoghi del centro, soprattutto sul Lungo Passirio, danno sfoggio di sé le “figure floreali” realizzate principalmente dalle Giardinerie e dal Cantiere comunale, due team che ogni anno con maestria ricamano per la città un vestito fresco e sorprendente.

È lunga e ricca la tradizione meranese nell’ars topiaria, la potatura e cura di alberi e arbusti finalizzata a dare loro forme artistiche e ornamentali. Ne sono piene le cartoline che hanno promosso l’immagine di Merano in tutto il mondo. Per esempio i cavalli con fantini a evocare il richiamo dell’ippodromo di Maia, oppure l’Atlante che regge il globo presso la cascatella della passeggiata Gilf in compagnia del picchio, del serpente e dell’aquila. Creazioni che sono entrate nel cuore dei meranesi ancor prima di ammaliare gli obiettivi dei turisti. Alle figure “classiche” se ne aggiungono altre, alcune nuove e alcune ripristinate: la ballerina, l’uovo gigante, le colombe in volo, i panda, il campanile del Duomo di San Nicolò circondato da “green graffiti” che ne esaltano la sagoma.

Anche Scena, Tirolo e Naturno presentano le loro installazioni artistiche. Rispettivamente, ecco dunque le panchine di primavera al mausoleo di Castel Scena, l’aquila di ligustro davanti all’ufficio turistico di Tirolo e i 3 mountain bikers nella rotatoria all’ingresso di Naturno.

Fiori per Sissi. In omaggio all’ospite più celebre di questi luoghi, l’imperatrice Elisabetta d’Austria, nel parco a lei dedicato la statua di Sissi è ingentilita dalla fioritura di crochi con uno dei colori ufficiali del giubileo “700 anni città di Merano” che si celebra in questo 2017: è il lilla-bordeaux che si riferisce alla tradizione vitivinicola. Trova espressione pure il gemellaggio con Salisburgo i cui giardinieri decorano l’aiuola della Promenade davanti al Kurhaus (e riappare la replica del “Germaul”, la smorfia con giochi d’acqua di castel Hellbrunn).

Nuove opportunità. La stagione riserva tre importanti aperture che instaurano nuovi dialoghi fra la città, la natura e le possibilità di relax. Sull’esempio delle terrazze presso le Terme, lungo la Wandelhalle (Passeggiata d’Inverno) viene ultimato un secondo accesso al torrente Passirio, opportunità ulteriore per godere dell’ambiente fluviale e rimarcare il legame fra Merano e l’elemento acqua. Per la prima volta nella sua storia, poi, l’ippodromo rende accessibile un’area all’interno delle piste: è il cosiddetto “campo di polo” dove, in un recinto circolare delimitato da siepi, si viene accolti da prati fioriti e tracciati per camminare, fare jogging o praticare il nordic walking, ma anche indugiare su una delle cento sdraio predisposte. È inoltre aperto il passaggio di collegamento fra la passeggiata Gilf e l’area naturalistica e ricreativa di Lazago, sulle sponde del Passirio appena fuori dal nucleo urbano.

Collezionare Merano”. Sin dalla prima edizione, alla Primavera Meranese corrisponde la pubblicazione di un libro d’artista per bambini (Corraini Edizioni). Vi sono associati degli “atelier viaggianti”, momenti di divulgazione, di sperimentazione e di creatività rivolti a bimbi e famiglie.

Quest’anno l’autore del racconto, intitolato “Collezionare Merano”, è lo statunitense Steven Guarnaccia: come nel caso dei predecessori Harriett Russell (Regno Unito) e Katrin Stangl (Germania), un autore di fama internazionale chiamato a interpretare in una storia illustrata il patrimonio paesaggistico della città. La collezione di libri si ispira a Ópla, l’archivio del libro artistico per bambini, patrimonio della Biblioteca civica di Merano.

Il designer americano narra di Ava e Otto, due bambini che provengono, rispettivamente, da Roma e da Berlino. Entrambi sono insaziabili collezionisti di meraviglie: Ava cerca foglie di piante inconsuete, Otto è sempre a caccia di cupole. Si incontreranno a Merano, a metà strada fra le loro due città, per proseguire la loro ricerca. In cosa s’imbatteranno tra le vie e all’ombra della Polveriera?

Al libro è dedicato lo “scrigno dei tesori”, opera di land art della scuola Laimburg collocata al parco Marconi.

Il salottino dei Floricoltori. Cinque giardinerie presentano la “Paletten-Lounge”, un originale “salottino” di bancali rigogliosamente adornati di piante, comprendente un tavolo, delle panchine e altri elementi per sedersi. Un fresco e originale tocco primaverile alla centralissima piazza Terme.

Le piante utilizzate richiamano la stagione e i colori pastello: si tratta in particolare di esemplari del genere Nemesia, ma anche di papaveri d’Islanda (Papaver nudicaule) e di violaciocche (Erysimum cheiri).

Le cinque aziende sono GrünKultur Luther (Merano) e le floricolture Reichert (Merano), Waldner (Scena), Wielander (Merano) e Zöschg (Postal).

E ancora… La primavera Meranese si esprime in ulteriori, originali iniziative. I Portici sono adornati con speciali elementi decorativi (ghirlande e ombrelli fioriti) e, al calar della sera, con un’illuminazione d’atmosfera. In piazza della Rena delle sedie a sdraio invitano a indugiare godendosi i tepori della stagione. Inoltre dalla fine di aprile, grazie a un’iniziativa di bookcrossing avviata dalla Biblioteca Civica due anni fa, è possibile trovare, scambiare e – volendo – donare libri.

Appuntamenti. Nella cornice della Primavera Meranese, numerose le iniziative: oltre agli “atelier viaggianti” abbinati al libro “Collezionare Merano”, anche appuntamenti “Balance” all’insegna del risveglio dei sensi, concerti, visite guidate.