Bolzano. Villa delle rose e Vito Fiorino ricordano “Quel mattino a Lampedusa”.

Toccante recital teatrale sulla strage di migranti del 2013.  

Mercoledì 5 aprile presso la sala Nikoletti i ragazzi del centro giovani Villa delle rose hanno dato voce alle testimonianze di soccorritori e superstiti coinvolti nella tragedia del 3 ottobre 2013 a Lampedusa: in quel 3 ottobre, oggi Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, sono morte 364 persone in seguito ad un naufragio di un’imbarcazione libica a pochi metri dalla costa dell’isola siciliana.

Queste testimonianze, magistralmente raccolte in un copione intenso da Antonio Riccò, sono state recitate su vari palchi internazionali e quella condotta dai nostri Elvira, Elisa, Lisa, Carlotta e Gabriel risulta essere la lettura numero 241.

“Non c’è bisogno di recitare le parole scritte sul copione: la drammaticità del pezzo è data dalla verità delle parole stesse” ha detto l’autore e regista Antonio Riccò ai ragazzi all’inizio delle prove generali.

I ragazzi, tra i diciotto e i 24 anni, hanno colto a pieno questo consiglio trasmettendo con un’interpretazione coinvolta il carico emotivo di quelle parole.

“Il teatro è la mia passione” spiega Carlotta “e poterla unire ad una tematica così attuale è stato il motivo che mi ha subito fatto aderire al progetto propostomi da Patrick e Roberta, educatori di Villa”.

“Il copione è carico di emozioni più che di dati e spero che siamo riusciti a trasmetterlo con la nostra lettura” continua Elvira.

Sicuramente è stato così, visto gli occhi arrossati e i volti sensibilmente emozionati di molte delle oltre cento persone presenti in sala.

“Leggendo queste testimonianze, avendo potuto anche conoscere di persona Vito Fiorino, uno dei pescatori che ha salvato tante vite in quel 3 ottobre, abbiamo avuto modo di cogliere i vari punti di vista su quell’evento epocale. Ci siamo soffermati sul valore delle persone che sono costrette a scappare, spesso trattate come numeri. Il tema dell’altro e la sensibilizzazione verso l’integrazione è un percorso che abbiamo iniziato a Villa già con il Progetto Cracovia: lì si trattava di discriminazioni avvenute nel passato, qui ci soffermiamo sul nostro presente” dicono Gabriel e Lisa.

Gli educatori di Villa delle rose conducono questo percorso sull’interculturalità, in tutte le sue forme e in tutte le sue manifestazioni, coinvolgendo i ragazzi e rendendoli protagonisti attivi della storia con la S maiuscola, facendoli riflettere anche su quella che è la loro esperienza personale.

L’evento è stato coordinato dal Centro per la Pace e dal centro giovani Villa delle rose dell’associazione “La Strada – Der Weg ONLUS” e le offerte raccolte durante la serata sono state devolute all’associazione bolzanina “Scioglilingua”.

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