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Bolzano. Immigrati, welfare esteso a chi si integra secondo una dinamica di reciproca disponibilità.1 min read

17 Aprile 2017 < 1 min read

Bolzano. Immigrati, welfare esteso a chi si integra secondo una dinamica di reciproca disponibilità.1 min read

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Concessioni aggiuntive vincolate alla frequenza dei corsi di lingua, di integrazione e orientamento.

Welfare più ricco in cambio di uno sforzo concreto per l’integrazione. La misura è rivolta ai cittadini stranieri. “La legge è pronta – conferma l’assessore provinciale all’integrazione Philipp Achammer . “Abbiamo chiesto diversi pareri ad esperti di diritto comunitario e il prossimo passo sarà l’approvazione. Ci muoveremo con cautela, per evitare passi falsi”, dice l’assessore. Sono previste alcune misure aggiuntive di welfare, fermo restando quelle di base, nei confronti di cittadini stranieri che dimostreranno di partecipare a corsi di lingua o di integrazione. La novità riguarderà essenzialmente l’assegno provinciale al gruppo familiare e non sono escluse misure legate al contributo all’affitto e una contrazione della quota frequenza per gli asili nido. “Nel rispetto dei principi della proporzionalità e della ragionevolezzl’accesso alle prestazioni che vanno oltre a quelle essenziali può essere legato alla partecipazione a misure di promozione dell’integrazione. Anche la forma di erogazione delle prestazioni può essere configurata in modo tale da favorire l’integrazione”  questo il testo che sarà inserito nella legge omnibus che modificherà la legge sull’integrazione del 2011.

“Anche l’Alto Adige vuole essere al passo con l’avanzamento del dibattito in diversi Paesi europei – spiega Achammer – come ad esempio in Germania e in Austria, con l’attenzione di considerare l’integrazione dei cittadini stranieri un processo non a senso unico, ma secondo il criterio di “dare e avere”. Lo straniero dovrà perciò garantire – per ricevere l’assegno provinciale al nucleo familiare – la frequenza a corsi di lingua, di orientamento o di formazione. I servizi di base per la sanità e l’assegno minimo vitale resteranno garantiti, mentre questi aggiuntivi che stanno per essere introdotti in Alto Adige non sono erogati in altre regioni italiane.

Giornalista, scrittrice, editore.