Bolzano. Basta coi bocconi avvelenati e le esche mortali per eliminare animali ritenuti fastidiosi.

Un disegno di legge provinciale per contrastare la pratica letale molto diffusa anche in Alto Adige.

Occorre una legge che vieti esplicitamente lo spargimento di bocconi avvelenati e in generale di esche sparse sul terreno per uccidere o maltrattare animali, di solito cani, che frequentano con i loro padroni luoghi pubblici, parchi e giardini. Questa la determinazione cui è giunto il gruppo Verde del Consiglio provinciale di Bolzano insieme ai colleghi Andreas Pöder della Bürger Union e Paul Köllensberger del Movimento 5 stelle . L’uso di sostanze tossiche e veleni per uccidere e il maltrattare gli animali di fatto era stato vietato su tutto il territorio nazionale nel 1977 grazie alla legge sulla caccia. Ciò nonostante , l’utilizzo di esche o di bocconi avvelenati – sia in ambito urbano che extraurbano – è ancora largamente presente. Per prevenire e contrastare il fenomeno, nel 2008 il Ministero della Salute ha emanato l’ordinanza “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati” reiterata negli anni successivi, fino al 13 giugno 2016 quando,  il Ministero della Salute ha ritenuto nuovamente di prolungarla.

Constatato che questa pratica viene tuttora utilizzata da “ gente senza scrupoli per motivi che vanno da dissidi condominiali, al disturbo che possono causare gli animali, alla gestione della fauna selvatica, alla raccolta dei tartufi fino all’ intimidazione criminosa”, Gruppo Verde, Pöder e Köllensberg hanno preparato un disegno di legge composto da dieci articoli che sarà sottoposto al Consiglio Provinciale. Si legge nel testo illustrativo del disegno di legge che “l’insidia dei bocconi avvelenati può assumere molte forme diverse, ma sempre estremamente pericolose e letali per gli animali come ad esempio palline da tennis, polpette e salsicciotti farciti di sostanze alcune delle quali facilmente reperibili in commercio (topicidi, pesticidi, diserbanti, liquidi anticongelanti) o altre tipo la stricnina e addirittura il cianuro. Altri metodi mortali sono i bocconi pieni di spilli o frammenti di vetro. Per quanto riguarda questo fenomeno all’interno della nostra Provincia- conclude il documento – dai dati richiesti all’istituto zooprofilatico possiamo dire che quasi il 50% dei campioni e degli animali portati ad analizzare sono risultati positivi al veleno, ma crediamo che il fenomeno sia molto più ampio”.

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