Nel mirino di America First oggi è il turno di Cina, Germania, Giappone, Corea del Sud e Messico.
Trump mantiene le promesse elettorali e quindi firmerà oggi due ordini esecutivi “per combattere gli abusi nel commercio estero”. Così il Presidente statunitense prende di mira coloro ai quali attribuisce il deficit di 500 miliardi nella bilancia commerciale. I provvedimenti saranno annunciati oggi a Washington in occasione di un incontro con la National Association of Manufacturers, l’equivalente della nostra Confindustria. I collaboratori del presidente hanno anticipato i contenuti di massima dei due decreti.
Si tratta innanzi tutto di “avviare un’indagine delle cause dei deficit commerciali fra gli Stati Uniti e i principali partner commerciali”. Cina, Germania, Giappone, Corea del Sud e Messico sono i Paesi che vantano il più ampio attivo commerciale e questi saranno i primi ad essere colpiti. Il secondo ordine esecutivo – chiariscono i collaboratori di Trump – “provvederà ad un’applicazione più rigorosa delle leggi anti-dumping per impedire che le aziende straniere facciano una concorrenza sleale a quelle americane sui costi di vendita dei loro prodotti”.
Con il termine di dumping si indicano diverse pratiche, dalla vendita sotto-costo (cioè a prezzi più bassi rispetto ai costi di produzione), agli aiuti di Stato e altri sussidi che consentono di tenere i prezzi artificialmente bassi.
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