“Un posto occupato” a Le Gallerie di Piedicastello.

Da oggi anche la Fondazione Museo storico del Trentino aderisce alla campagna “Un posto occupato”. Una sedia vuota, ma occupata, è stata posta all’ingresso de Le Gallerie di Piedicastello per ricordare sempre tutte le donne che, a causa di un atto di violenza, non possono più sedersi in un cinema, in un teatro, in museo, su un autobus. E per ricordare – come hanno ribadito stamattina Giorgio Postal e Giuseppe Ferrandi, presidente e direttore della Fondazione Museo storico – che è necessario un profondo cambiamento di cultura affinchè gli uomini cessino di praticare qualsiasi forma di violenza e sopraffazione nei confronti dell’universo femminile.

Posto occupato” è  un progetto di sensibilizzazione e prevenzione nata nel 2013.
È una campagna virale, gratuita, partita da Rometta in provincia di Messina con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione nei confronti di un fenomeno, la violenza sulle donne, che si configura come una piaga sociale purtroppo oltre il limite dell’emergenza.
I numerosi casi di donne sottoposte alle forme più varie di vessazione, da quella psicologica a quella fisica fino alle conseguenze più estreme, rendono necessario un costante richiamo alla visibilità di questa piaga sociale.  L’estrema semplicità della sua realizzazione, occupare simbolicamente un posto con un cartello che illustra il logo ed espone in più lingue l’obiettivo della campagna, ha avuto velocemente un riscontro sorprendente su tutto il territorio nazionale.

A Trento l’iniziativa è stata condivisa da numerosi enti e istituzioni (la Biblioteca comunale, il Centro Servizi Culturali Santa Chiara, il Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Chiara, il Castello del Buonconsiglio, l’Università degli Studi sono solo alcuni esempi) ai quali, da oggi, si unisce, in modo profondamente convinto, anche la Fondazione Museo storico del Trentino. Questa mattina, assieme a Donata Grafforio del Soroptimist club di Trento, principale sostenitore della campagna, il presidente Postal, il direttore Ferrandi, numerosi dipendenti  e collaboratori (sia uomini che donne)  si sono ritrovati a Le Gallerie di Piedicastello dove è stata collocata una sedia vuota a simboleggiare chi avrebbe potuto occuparla e non può più. L’augurio è che proprio un luogo di cultura possa contribuire a stimolare il cambiamento, affinché ogni donna sia libera e venga sempre rispettata.

Di seguito il video del discorso di Donata Grafforio

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