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Josef Mayr-Nusser, il fratello della Conferenza di San Vincenzo.

8 Marzo 2017

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Josef Mayr-Nusser, il fratello della Conferenza di San Vincenzo.

Nel 1932 Josef entrò a far parte della Conferenza di San Vincenzo di Bolzano/Centro poiché al suo interno egli scorgeva la possibilità di vivere il suo essere cristiano nella quotidianità. Quando nel 1935 fu fondata una Conferenza di San Vincenzo ai Piani di Bolzano, ne fu nominato presidente. Bruno Bertoldi, membro della Conferenza di San Vincenzo dei Piani, ha messo a disposizione i verbali delle riunioni della Conferenza di San Vincenzo, sottoscritti da Josef Mayr, come presidente.   

La visione dei verbali delle riunioni indica da una parte come durante questi incontri si partisse sempre dalla lettura spirituale, gesto a cui Josef Mayr-Nusser attribuiva molta importanza. Egli, infatti, già nel 1934 scrisse a tale riguardo in una Lettera della Conferenza di San Vincenzo quanto segue: “È la lettura che ci insegna a guardare il povero con gli occhi di Gesù, che prima e al di là del bene temporale della persona mirava alla sua salvezza eterna.”

Dall’altra parte si osserva come i membri di questa Conferenza di San Vincenzo avessero cercato e mantenuto uno stretto rapporto con le famiglie e con i singoli nella loro zona di competenza.

Durante le riunioni settimanali si discuteva su chi avesse bisogno di quale sostegno. Infatti, oltre al sostegno economico ci furono donazioni di vestiti, ad esempio, oppure di generi alimentari, oppure venivano pagati i costi del medico. Come risulta da questi verbali, l’impegno attivo della Conferenza di San Vincenzo spesso fu promosso e sostenuto con donazioni da diverse famiglie benestanti di Bolzano e dintorni.

“Per … si dovrebbe intraprendere qualcosa, affinché egli non vada ancora più a fondo, visto che è stato colto in flagrante mentre stava rubando”, è scritto sul verbale del 29 aprile 1942, dove è chiaro che la Conferenza di San Vincenzo non aiutava soltanto nel momento del bisogno, ma offriva un sostegno che prendeva in considerazione tutta la persona.

Inoltre, ogni mezzo anno veniva distribuita una quantità di patate a circa 50 famiglie e il luogo dove avveniva tale distribuzione era proprio il Maso Nusser, come si apprende da questi verbali.

La Conferenza di San Vincenzo prestava attenzione anche ai detenuti, infatti, si può leggere che prima di Natale del 1942 essa donò ai detenuti un’offerta di 200 Lire. Poiché il numero dei membri che andava in visita alle famiglie si ridusse a tre a causa della guerra e dell’emigrazione, nell’ottobre del 1943 la Conferenza di San Vincenzo dei Piani si unì con un’altra Conferenza.

Da questi verbali si evince come Josef Mayr-Nusser sia un esempio su come affrontare i poveri e i bisognosi. Egli ha indicato che nell’amore al prossimo la fede cristiana va nel concreto e qui si dimostra se la fede è vissuta, poiché la fede senza l’amore non è attendibile.

“Non esprimiamo al povero la nostra compassione con parole vuote, ma ciò che diciamo provenga dal cuore; soltanto allora troverà la via del cuore”. (Josef Mayr-Nusser in una lettera della Conferenza di San Vincenzo nr. 58, 1940).