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Bolzano. Legge ladina, ieri a palazzo Madama tutte le opposizioni si schierano contro.1 min read

24 Marzo 2017 < 1 min read

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Bolzano. Legge ladina, ieri a palazzo Madama tutte le opposizioni si schierano contro.1 min read

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Anche il senatore Palermo si distanzia dall’Svp.

Tutti i capigruppo di opposizione hanno firmato ieri un documento per dire no alla riforma elettorale proposta dalla SVP. Paul Köllensberger (M5S), Riccardo Dello Sbarba (Verdi), Ulli Mair (Freiheitlichen), Bernhard Zimmerhofer (Südtiroler Freiheit), Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore), Andreas Pöder (BürgerUnion) e Claudio Degasperi (A Team) hanno consegnato ieri ai componenti della Commissione Affari Costituzionali del Senato una presa di posizione per contrastare quanto era stato approvato nel disegno di legge presentato alcuni mesi fa dal deputato Svp Daniel Alfreider. In prima lettura infatti, il senatore Svp Karl Zeller, ora relatore della legge, aveva introdotto un passaggio che proponeva una riforma che sostituirebbe all’attuale “sistema proporzionale puro” un sistema “su base proporzionale” per l’elezione del Consiglio provinciale di Bolzano e nei Consigli comunali. “Alcune delle modifiche introdotte nella legge sono estranee alla natura della proposta di tutela della minoranza linguistica ladina e incidono pesantemente sul sistema elettorale per l’elezione del Consiglio provinciale e nei Consigli comunali” si legge nel documento in cui si stigmatizza il blitz di qualche tempo fa durante la prima lettura con cui il senatore Svp Karl Zeller ha introdotto la modifica. Concretamente, verrebbero modificati gli Articoli della Statuto di Autonomia che stabiliscono per le elezioni il sistema proporzionale puro. “Così si penalizzano soprattutto gli italiani” – afferma Urzì, mentre il consigliere Dello Sbarba ha detto che “non si può cambiare lo Statuto con blitz parlamentari”. Anche il senatore Francesco Palermo si smarca mentre la Svp difende la sua proposta argomentando che “va garantita la governabilità”.