A testa in giù: il mondo, con gli occhi degli altri.

In un mondo che spesso sembra funzionare alla rovescia può essere utile mettersi a testa in giù e guardare la realtà da un’altra prospettiva. E’ questo l’obiettivo che youngCaritas e Oew si sono poste organizzando tre giornate informative in tre diverse città dedicate ai giovani delle scuole superiori. Sviluppo sostenibile, economia consapevole e giustizia sociale sono solo alcuni degli argomenti trattati oggi da oltre 150 studenti a Bolzano presso Casa Freinademetz attraverso una decina di workshop e laboratori. Altrettanti giovani diventeranno protagonisti dell’iniziativa “A testa in giù” nelle prossime settimane a Malles e a Merano.

Il workshop tour nelle tre diverse città ha dato e darà ai giovani la possibilità di abbattere pregiudizi e stereotipi che verranno messi in discussione attraverso laboratori interattivi grazie all’aiuto di esperti dei diversi settori. Commercio equo e solidale, carcere, immigrazione e sfruttamento del lavoro sono i temi su cui i ragazzi delle scuole superiori verranno coinvolti. Oggi è toccato a 150 studenti bolzanini che, a Casa Freinademetz, hanno tentato di abbattere i muri che spesso ci tengono distanti dal “diverso” da noi. “Vogliamo cercare di avvicinare i giovani alle tematiche sociali, trasmettendo loro che ognuno di noi con le proprie scelte può incidere negativamente o positivamente sulla vita degli altri” spiega soddisfatta dell’esito della giornata e della intensa partecipazione Sabrina Eberhöfer, collaboratrice youngCaritas.

Riflettere sui collegamenti che ci sono tra il nostro modo di vivere e consumare e l’esperienza quotidiana di chi vive da tutt’altra parte del mondo è uno degli obiettivi della manifestazione che ha offerto 10 laboratori ai quali hanno partecipato ragazze e ragazzi a partire dall’età di 16 anni. Gli studenti hanno potuto conoscere e interrogarsi sul processo necessario per la produzione del cacao, che spesso per chi lavora nei campi è molto “amaro”, riflettere sui conflitti che il consumo smodato di materie prime scatena nei Paesi in via di sviluppo, ripensare a un nuovo concetto di giustizia parlando con un ex-carcerato, interrogarsi sul fenomeno migratorio, ma anche iniziare a ragionare sul concetto di denaro, di budget da gestire, di entrate/uscite. “Porsi delle domande sull’altro da noi è fondamentale per capire chi siamo e per fare il primo passo verso il nostro vicino di casa straniero” dice Verena Gschnell, collaboratrice della Oew.

L’iniziativa “A testa in giù”, non si conclude con la giornata di oggi; venerdì 17 febbraio, infatti, i ragazzi di Malles potranno infatti condividere la stessa esperienza dei loro coetanei di Bolzano presso il Centro scolastico della cittadina. A Merano l’iniziativa è prevista all’Urania per il 24 febbraio. “A testa in giù” avrà luogo anche il prossimo anno. Per ulteriori informazioni contattare la youngCaritas al tel 0471 304 333 o info@youngcaritas.bz.it.

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